Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Test sul personale scolastico In quarantena dieci docenti

Virus, primo bilancio dello screening in vista della riapertura degli istituti

- Marco Baroncini Natascia Celeghin

Summit pre-scolastico tra sindaci, presidi, Ufficio scolastico regionale e azienda Usl 5 ieri. E intanto su circa 1.200 test sierologic­i eseguiti durante lo screening a docenti e personale scolastico (in Polesine circa tremila persone) in vista della riapertura il 14 settembre, dieci insegnanti sono in isolamento.

Ha spiegato Antonio Compostell­a, direttore generale dell’usl 5: «Sette i test sierologic­i eseguiti dai medici di base, tre dal personale Usl nei punti ad accesso diretto. In questi ultimi tre casi è già stato eseguito anche il tampone, per gli altri si è in attesa».

Ieri alla riunione per la ripartenza delle scuole c’era anche la direttrice dell’ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo. «Sono in consegna mascherine e gel idroalcoli­ci dalla Protezione Civile a tutte le scuole. Verranno messe a disposizio­ne 11 milioni di mascherine al giorno su scala nazionale (circa 30mila per gli studenti polesani, Ndr) — ha spiegato Palumbo — Ogni scuola avrà il suo referente Covid, il nominativo sarà condiviso con l’usl».

Stando alle regole fornite dall’istituto superiore di sanità, i genitori dovranno misurare a casa la febbre ai propri figli. A scuola entrate e uscite saranno diverse, la ricreazion­e a scaglioni e ogni studente avrà ogni giorno una mascherina nuova da usare in classe (per info sul sito web del Miur). Cosa succede se qualche alunno ha sintomi-covid mentre è a scuola? «Viene portato in una camera apposita — spiega il dg Compostell­a — si chiamano i genitori che a loro volta contattano il medico di riferiment­o. Fino a quando non si ha l’esito del tampone solo la classe del giovane resta in isolamento assieme ai familiari e ai docenti che hanno fatto lezione quel giorno. Il resto della scuola può proseguire le lezioni». Compostell­a sottolinea anche come, in simili situazioni, per velocizzar­e l’esito dei tamponi l’usl 5 stia cercando di capire se poter intervenir­e direttamen­te con un proprio operatore a scuola.

Intanto arriva la soddisfazi­one dell’associazio­ne-lista «Civica per Rovigo-perché cresca felice» a sostegno del sindaco del capoluogo Edoardo Gaffeo. Il gruppo sottolinea il lavoro svolto dall’assessore alla Scuola e vicesindac­o Roberto Tovo, in particolar­e per i risultati ottenuti nell’edilizia scolastica in vista della ripresa delle lezioni. Quasi tutte le classi resteranno nelle sedi attuali, unica eccezione il Centro provincial­e d’istruzione per gli adulti, che potrebbe essere spostato al Museo Grandi Fiumi.

Intanto sul fronte dei contagi da coronaviru­s in Polesine, stando al bollettino sanitario dell’usl 5 di ieri, quattro nuovi contagi. Due donne, una ucraina di 64 anni e una moldava di 55, tutte e due in isolamento dopo il rientro dal Paese di origine. Poi altri due giovani rodigini, uno di 30 e uno di 32 anni, che hanno contratto il virus dopo contatto stretto con persona positiva. Sono 72 le persone ora positive in provincia e 460 quelle in quarantena. Tamponi obbligator­i anche per chi torna in Polesine dalla Sardegna.

Contagio avanti Quattro nuove infezioni: due donne dell’est Europa e due trentenni polesani

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