Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Test sul personale scolastico In quarantena dieci docenti
Virus, primo bilancio dello screening in vista della riapertura degli istituti
Summit pre-scolastico tra sindaci, presidi, Ufficio scolastico regionale e azienda Usl 5 ieri. E intanto su circa 1.200 test sierologici eseguiti durante lo screening a docenti e personale scolastico (in Polesine circa tremila persone) in vista della riapertura il 14 settembre, dieci insegnanti sono in isolamento.
Ha spiegato Antonio Compostella, direttore generale dell’usl 5: «Sette i test sierologici eseguiti dai medici di base, tre dal personale Usl nei punti ad accesso diretto. In questi ultimi tre casi è già stato eseguito anche il tampone, per gli altri si è in attesa».
Ieri alla riunione per la ripartenza delle scuole c’era anche la direttrice dell’ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo. «Sono in consegna mascherine e gel idroalcolici dalla Protezione Civile a tutte le scuole. Verranno messe a disposizione 11 milioni di mascherine al giorno su scala nazionale (circa 30mila per gli studenti polesani, Ndr) — ha spiegato Palumbo — Ogni scuola avrà il suo referente Covid, il nominativo sarà condiviso con l’usl».
Stando alle regole fornite dall’istituto superiore di sanità, i genitori dovranno misurare a casa la febbre ai propri figli. A scuola entrate e uscite saranno diverse, la ricreazione a scaglioni e ogni studente avrà ogni giorno una mascherina nuova da usare in classe (per info sul sito web del Miur). Cosa succede se qualche alunno ha sintomi-covid mentre è a scuola? «Viene portato in una camera apposita — spiega il dg Compostella — si chiamano i genitori che a loro volta contattano il medico di riferimento. Fino a quando non si ha l’esito del tampone solo la classe del giovane resta in isolamento assieme ai familiari e ai docenti che hanno fatto lezione quel giorno. Il resto della scuola può proseguire le lezioni». Compostella sottolinea anche come, in simili situazioni, per velocizzare l’esito dei tamponi l’usl 5 stia cercando di capire se poter intervenire direttamente con un proprio operatore a scuola.
Intanto arriva la soddisfazione dell’associazione-lista «Civica per Rovigo-perché cresca felice» a sostegno del sindaco del capoluogo Edoardo Gaffeo. Il gruppo sottolinea il lavoro svolto dall’assessore alla Scuola e vicesindaco Roberto Tovo, in particolare per i risultati ottenuti nell’edilizia scolastica in vista della ripresa delle lezioni. Quasi tutte le classi resteranno nelle sedi attuali, unica eccezione il Centro provinciale d’istruzione per gli adulti, che potrebbe essere spostato al Museo Grandi Fiumi.
Intanto sul fronte dei contagi da coronavirus in Polesine, stando al bollettino sanitario dell’usl 5 di ieri, quattro nuovi contagi. Due donne, una ucraina di 64 anni e una moldava di 55, tutte e due in isolamento dopo il rientro dal Paese di origine. Poi altri due giovani rodigini, uno di 30 e uno di 32 anni, che hanno contratto il virus dopo contatto stretto con persona positiva. Sono 72 le persone ora positive in provincia e 460 quelle in quarantena. Tamponi obbligatori anche per chi torna in Polesine dalla Sardegna.
Contagio avanti Quattro nuove infezioni: due donne dell’est Europa e due trentenni polesani