Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Maltempo, un’altra giornata di passione. Ad Anguillara allestito il Coc per monitorare il fiume
Sono ore di apprensione nella Bassa Padovana per il passaggio della piena del fiume Adige prevista tra la notte appena trascorsa e questa mattina. Ad Anguillara Veneta è stato aperto il Coc, il Centro Operativo Comunale, nel complesso locale delle ex scuole. L’obiettivo è quello di tenere costantemente monitorato il corso d’acqua che da Merlara, passando per l’estense, tocca una decina di comuni ai confini col Rodigino. Il Coc resterà aperto in via precauzionale fino alle 12 di domani quando, stando alle previsioni, dovrebbe esaurirsi la coda del maltempo che da qualche giorno flagella il Veneto.
La protezione civile sarà attiva 24 ore su 24 e in caso di necessità potrà chiedere l’intervento del gruppo del distretto del Conselvano. Per tutta la giornata di ieri i cittadini e i sindaci delle località bagnate dal corso d’acqua hanno puntato lo sguardo sul letto del fiume, mai così alto in periodo estivo. «Il monitoraggio proseguirà anche tutto domani (oggi, ndr)- spiega Gianluca Piva, sindaco di Agna e presidente del distretto di protezione civile del Conselvano -. Il fiume è già alto, in più piove a dirotto. È probabile che escano dei “fontanazzi” perché l’acqua scende molto velocemente e la pressione sugli argini è particolarmente forte. Anche io sarò in turno dalle 3 alle 5 (stanotte). Per fortuna nei prossimi giorni le previsioni prevedono un miglioramento». In serata a Boara Pisani l’acqua ha superato il primo livello di guardia di ben 120 centimetri. Il temporale che dal pomeriggio di ieri si è abbattuto sulla provincia ha provocato qualche isolato allagamento nella zona dei Colli anche se non si sono registrate Legata al vento forte è stata la disavventura capitata domenica pomeriggio a Caorle nel Veneziano a cinque uomini in kitesurf, quattro padovani e un trevigiano, le cui vele sono finite in acqua, trasformandosi da strumento di manovra in zavorra: il gruppo composto da appassionati situazioni di pericolo. tra i 40 e i 60 anni, è finito in balia delle onde e delle correnti, trovandosi in difficoltà. Qualcuno ha raggiunto subito la riva, altri sono stati soccorsi in barca, ma per l’ultimo - dato quasi per disperso - sono state necessarie oltre quattro ore di ricerche. Fortunatamente, l’incidente è finito senza gravi conseguenze, eccetto un bagno troppo prolungato. I cinque erano scesi in acqua intorno alle 18, in un punto del litorale adatto al surf. A un certo punto, per un cosiddetto «buco di vento», le vele sono finite in mare, rendendo le tavole ingovernabili. Come se non bastasse, il vento ha ripreso a soffiare, tirando da riva verso il largo e rendendo ingovernabili i mezzi. Uno dei surfisti è riuscito a toccare riva da solo, proprio mentre i bagnanti vicini avevano allertato la guardia costiera; un altro dei padovani è stato recuperato via barca e un terzo da un militare della guardia costiera di terra; il quarto ha raggiunto senza aiuti l’altra riva del canale, sfruttando la forte corrente. Per l’ultimo, però, si è dovuto cercare a lungo: il trevigiano era stato quasi dato per disperso quando, intorno alle 22, è stato individuato proprio nel canale da dove era sparito. A quel punto anche lui è stato tirato all’asciutto e riscaldato, senza neppure bisogno di una visita di controllo al pronto soccorso.
Dopo aver rubato un paio di pantaloni e una maglietta, ha tirato un pugno alla commessa del negozio Mit Abbigliamento di piazzale Stazione, ferendola a un occhio. Alessia Barbaro, diciottenne bellunese che bazzica e vive nella zona di Mestre, è stata arrestata domenica dalla polizia per rapina: la giovane, che già a gennaio era finita al centro delle cronache per essere sparita da casa una settimana, è stata inseguita fuori dal negozio da due dipendenti e prima di essere bloccata è riuscita a sferrare un colpo al viso della giovane venditrice. (a.pist.)