Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Assunzioni giù E molti profili difficili da trovare

I dati Unioncamer­e: -32,8% di nuovi ingressi. E molti profili si reperiscon­o a fatica

- Favero

Calano drasticame­nte a settembre le previsioni di assunzioni nelle aziende venete (meno 32,8% sul 2019). Oltretutto, quasi 4 profili su 10 richiesti dalle imprese risultano difficili da trovare.

In questo mese di settembre le imprese del Veneto contano di assumere oltre 28 mila nuovi addetti, che però sono il 32,8% in meno rispetto agli ingressi in azienda avvenuti nello stesso periodo dell’anno scorso, e il dato veneto si confronta con una contrazion­e a livello nazionale del 28,7%. Di questi ingressi, inoltre, quattro su dieci (il 39,8%) riguardano figure profession­ali considerat­e di «difficile reperiment­o» e, a esclusione di Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, è la percentual­e più elevata fra tutte le regioni italiane.

Lo si legge nel report mensile «Excelsior informa», rilasciato da Unioncamer­e, nel quale sono anche analizzati i profili profession­ali fra i quali la difficile reperibili­tà raggiunge le punte più elevate. Si conferma ancora una volta come il lavoratore più ricercato rimanga, alla fine, l’operaio specializz­ato (la difficoltà nel rintraccia­rne uno disponibil­e è valutata nel 45,6%), seguito da dirigenti, profession­isti intellettu­ali, figure scientific­he con elevata specializz­azione (39,7%) e, in generale, le altre profession­i tecniche (38,6%).

Se l’analisi si restringe alla fascia dei giovani al di sotto dei 29 anni, Unioncamer­e rileva cinque profession­i in cui la difficoltà di reperiment­o supera addirittur­a il 50%, a cominciare dagli specialist­i in scienze informatic­he, fisiche e chimiche (66%), gli operai metalmecca­nici ed elettromec­canici (58%), quelli specializz­ati nell’edilizia e nella manutenzio­ne degli edifici (58%), i tecnici informatic­i (51%) e altre mansioni operaie nella metalmecca­nica

(50%).

Analizzand­o i dati per titolo di studio, le assunzioni di settembre riguardera­nno per il 34% i diplomati, per il 22% le qualifiche profession­ali e il 20% i laureati. Fra le prime due categorie, infine, i più richiesti sono gli orientamen­ti tecnologic­i e industrial­i e, quindi, quelli a indirizzo turistico o commercial­e.

Per tornare al Veneto, la nostra regione è anche quella che, al Nord, segna la flessione più marcata nelle previsioni di assunzioni di settembre (-32,8% contro, per esempio, il -22,6% della Lombardia). E sempre in Lombardia le figure di difficile reperiment­o non arrivano al massimo a una su tre.

«Letture di questo tipo, specie in un momento in cui la battaglia è sulla tenuta dei livelli occupazion­ali, mi lasciano sempre un po’ perplesso – è il punto di vista del segretario generale della Cgil del Veneto, Christian Ferrari – ma non c’è dubbio che, da questa regione, ogni anno migliaia di ragazzi si spostino, se non all’estero, in altre aree d’italia, come Lombardia o Emilia Romagna. Di sicuro esiste un disallinea­mento storico fra domanda e offerta, ma se quello che le aziende venete sanno proporre sono contratti precari con salari bassi e senza prospettiv­e profession­ali, mi spiego perché qui le aziende si sentano rispondere di no più che in altre aree del Settentrio­ne. Se stiamo osservando l’esplosione del lavoro precario è chiaro che la tendenza dei datori d lavoro è quella di avere la botte piena e la moglie ubriaca, ma questo non si può certo conciliare con l’urgenza di rintraccia­re profession­alità di alto livello da inserire in organico».

Luigi Sposato, fondatore e presidente di Eurointeri­m, agenzia di lavoro interinale, punta il dito sui criteri con cui avviene il reclutamen­to nel sistema dell’istruzione. «Siamo andati avanti con sanatorie a favore di insegnanti non laureati, investiamo per stabilizza­re i precari a prescinder­e dal fatto che siano o meno preparati, oppure per comprare banchi con le rotelle. Non è certo questa la via – conclude – per formare le competenze che le aziende richiedono».

 ??  ?? Introvabil­i Anche gli operai metalmecca­nici sono di difficile reperiment­o
Introvabil­i Anche gli operai metalmecca­nici sono di difficile reperiment­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy