Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Campiello a Rapino e il suo Liborio Secondo Frizziero, Guccini è quarto

La storia del matto del villaggio ha conquistat­o i 300 lettori anonimi Vince lo scrittore abruzzese. Frizziero secondo, Guccini al quarto posto

- Visentin

lla 58esima edizione del premio Campiello è stata vinta da Remo Rapino, scrittore abruzzese, con il suo Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio. Al secondo posto il veneziano Frizziero, mentre Guccini si è piazzato quarto.

Remo Rapino con il romanzo Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (minimum fax) e 92 voti, vince il Premio Campiello 2020. «Molto felice sia io che Liborio, lui direbbe: è una bella cosa guagliò - ha commentato il vincitore Rapino - è stato un bel viaggio». La storia del matto del villaggio che narra storie e personaggi della sua vita ai margini, ha conquistat­o i trecento lettori anonimi. Un’edizione del Campiello in piazza San Marco a Venezia, prima cerimonia all’aperto nella storia del concorso. Un palco punteggiat­o di vasi colorati rossi e blu in vetro soffiato veneziano, opere di Salviati, uno per ogni finalista. E 1400 ospiti seduti, distanziat­i, nella piazza. Edizione numero 58 del Premio di Confindust­ria Veneto, in tempo di Covid-19 e pandemia mondiale, tra mascherine, termo-scanner, distanze e premi non consegnati a mano, per evitare ogni contatto. Una cerimonia dedicata a Philippe Daverio, scomparso qualche giorno fa e storico giurato del Premio. Secondo classifica­to il veneziano Sandro Frizziero di Chioggia con Sommersion­e (58 voti), terzo Ade Zeno L’incanto del pesce luna (44 voti), quarto Francesco Guccini Trallumesc­uro. Ballata per un paese al tramonto (39 voti), ultima Patrizia Cavalli Con passi giapponesi (39 voti). «Salgo su questo palco idealmente con tutti gli imprendito­ri e le imprenditr­ici del Veneto - ha detto Enrico Carraro, presidente di Confindust­ria Veneto e di Fondazione Campiello - . Quando l’italia chiudeva, il Campiello partiva. Non ci siamo fermati. Non volevamo restare chiusi in un palazzo e abbiamo voluto essere qui, in piazza San Marco, condivider­e con Venezia. Anche se questa sera ci manca tanto Philippe Daverio, anima della giuria dei Letterati». Daverio è stato ricordato anche dai colleghi giurati, tramite la voce del «decano» Ermanno Paccagnini: «La sua ironia e il gusto dell’aneddoto sono doni che porteremo con noi. Daverio sapeva cogliere la bellezza e la follia del mondo. Ciao Philippe». Poi un lungo applauso di tutta la piazza. Cristina Parodi, in abito svolazzant­e lungo, ha condotto la serata intervista­ndo i cinque scrittori finalisti, Patrizia Cavalli Con passi giapponesi (Einaudi), Sandro Frizziero Sommersion­e (Fazi),

Francesco Guccini Trallumesc­uro. Ballata per un paese al tramonto (Giunti), Remo Rapino Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (minimum fax), Ade Zeno L’incanto del pesce luna (Bollati Boringhier­i). E ha guidato attraverso le piazze nelle città degli scrittori, con i lettori seduti in poltrone posizionat­e nelle agorà, che hanno letto brani dei romanzi. Premio Fondazione Campiello alla carriera a Alessandro Baricco. «L’intelligen­za è importante - ha sottolinea­to Baricco - soprattutt­o le intelligen­ze sghembe e visionarie. Per il futuro abbiamo bisogno di intelligen­ze, cervelli e un rapporto migliore con la scienza».

Lo spettacolo in Piazza San Marco, ideato dal regista, sceneggiat­ore e autore Massimo Martelli, ha avuto come filo conduttore il concetto di piazza, fisica e virtuale. In platea anche i lettori selezionat­i con 11 librerie di Venezia e Mestre, che hanno regalato ai loro clienti l’opportunit­à di essere alla finale. Lo spoglio delle schede della giuria dei Trecento Lettori anonimi, ha deciso il vincitore, tra i 5 scrittori selezionat­i dalla giuria dei Letterati. Un testa a testa fino all’ultimo tra Rapino e Frizziero ha tenuto con il fiato sospeso. Se all’inizio sembrava primo il veneziano Frizziero (e sarebbe stato l’unico veneto a conquistar­e il Premio dal 2011 con Andrea Molesini), poi ha prevalso Rapino. Sono stati premiati anche la vincitrice del Campiello Giovani, Michela Panichi, 19 anni di Napoli, con il racconto Meduse, menzione speciale del Gruppo Giovani Confindust­ria per il miglior racconto su cultura di impresa a Elisabetta Cavallin, 18 anni di Marcon (Venezia), con Il viso. Premio Opera Prima a Veronica Galletta per Le isole di Norman (Italo Svevo).

” Baricco L’intelligen­za è importante, soprattutt­o quella sghemba e visionaria Per il futuro abbiamo bisogno di intelligen­ze, cervelli e un rapporto migliore con la scienza

 ?? (Foto Sabadin/vision) ?? La cornice
Qui sopra, una veduta di piazza San Marco per la finale del Campiello. A destra il vincitore Remo Rapino
(Foto Sabadin/vision) La cornice Qui sopra, una veduta di piazza San Marco per la finale del Campiello. A destra il vincitore Remo Rapino
 ??  ??
 ?? (Vision) ?? Sotto le stelle Piazza San Marco durante la cerimonia del Premio Campiello Sotto, Remo Rapino, vincitore del concorso letterario con «Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio», pubblicato da minimum fax
(Vision) Sotto le stelle Piazza San Marco durante la cerimonia del Premio Campiello Sotto, Remo Rapino, vincitore del concorso letterario con «Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio», pubblicato da minimum fax
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy