Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Operazione sicurezza per tre ponti arriva un’altra stagione di cantieri
Tangenziale est, da rifare il viadotto su via Bellisario. E quello sul Bacchiglione sarà rafforzato
Come già successo negli ultimi due anni, anche quella del 2021 sarà una complessa primavera-estate di cantieri lungo le principali strade cittadine. Cantieri che, come annunciato ieri dal neo vicesindaco Andrea Micalizzi (delegato proprio ai Lavori Pubblici), riguarderanno nuovamente la Tangenziale Est. Cioè l’arteria che passa attraverso la zona industriale per poi collegarsi, tramite il ponte Darwin, con la Nuova Statale del Santo. E proprio i ponti, come appunto accaduto sia quest’anno che in quello precedente, saranno oggetto degli interventi di cui stiamo parlando. Dopo la demolizione-ricostruzione del viadotto che transita sopra a via Vigonovese in zona Camin (opera che, alle casse di Palazzo Moroni, è costata circa tre milioni e mezzo di euro), bisognerà infatti provvedere alla manutenzione straordinaria di almeno altri tre ponti.
Nello specifico, anche se temporalmente verrà tenuto per ultimo, il cantiere più complicato e dispendioso dal punto di vista economico sarà quello relativo al viadotto che passa sopra a via Bellisario, sempre in zona Camin, a poche centinaia di metri dalla stessa via Vigonovese: il manufatto, risalente come tutti gli altri all’inizio degli anni Settanta, dovrà pure in questo caso essere demolito e ricostruito e la spesa, a carico del Comune, sarà sempre nell’ordine dei tre milioni e mezzo di euro. Prima però, su indicazione dell’ingegner Alessio Pipinato (che tra aprile e maggio scorso ha monitorato, per poi analizzarle nel dettaglio, le prove di carico effettuate lungo l’intera Tangenziale Est), ci si concentrerà sul ponte che passa sopra i binari ferroviari che collegano la Stazione all’interporto e, soprattutto, su quello che attraversa il Bacchiglione, incrociando da una parte via Nuova Zelanda e dall’altra invece via Piave. «Il viadotto all’altezza dell’interporto - spiega il vicesindaco Micalizzi - presenta diverse lesioni causate dall’impatto di alcuni treni. Ma per metterlo a posto, dovremmo cavarcela con circa 40 mila euro. Mentre quello in prossimità del Bacchiglione necessita di un intervento molto più complesso, nel senso che va rinforzato tutto l’impalcato e, in particolare, vanno potenziati i piloni delle fondazioni, ai quali verrà affiancato un sistema di micropali. E per portare a termine quest’operazione, ci servirà almeno un milione di euro».
A dire il vero, per quanto riguarda quest’ultimo ponte, si era inizialmente valutata anche l’ipotesi di rifarlo ex novo. Poi però, e non solo perché la spesa sarebbe schizzata fino a 15 milioni di euro, si è optato per una soluzionetampone: «Ci troviamo in uno dei pochi tratti della Tangenziale est con tre corsie per senso di marcia. E quindi - sottolinea Micalizzi - siamo in presenza di un viadotto di grandi dimensioni, che richiederebbe molto tempo, oltre che tanti soldi, per essere abbattuto e rifatto da zero. Ma l’intervento che abbiamo deciso di fare assicurerà comunque al ponte almeno altri vent’anni di vita». Per la cronaca, le prove di carico dei mesi scorsi sono state svolte utilizzando ben sei camion da 56 tonnellate ciascuno e uno addirittura da 108. Ciò nonostante, però, il transito lungo la Tangenziale Est resta ancora vietato ai mezzi pesanti che superano le 44 tonnellate. «La sicurezza stradale – evidenzia il vicesindaco – rappresenta un’assoluta priorità. Tanto più per le arterie a grande percorrenza, dove passano quotidianamente decine di migliaia di veicoli».