Parassita della pera: mille ettari a rischio «Colpito il 70 per cento di produzione»

Danni che arrivano fino al 70 per cento della produzione di pere in Polesine a causa di un parassita chiamato alternaria. Ad essere colpita è soprattutto la qualità di pere abate, una di quelle di maggiore qualità. A dirlo è la Confederazione italiana agricoltori (Cia) del Veneto, che lancia l’allarme sul fungo molto diffuso in Emilia-romagna e che adesso si sta espandendo nel Rodigino, mille ettari circa, e nel Veronese con 1.380. Il valore della produzione è di circa 55 milioni di euro l’anno.

«L’alternaria è un parassita comune - spiega Giuliano Padovani, agricoltore rodigino di solito ha una incidenza ridotta, al massimo del 2 per cento. Quest’anno, probabilmente per l’eccesso di pioggia, ha avuto uno sviluppo fuori misura: nella mia azienda raggiunge circa il 70 per cento della produzione. Oltre ad avere un aumento dei costi di raccolta, dovremo buttare tutta questa frutta perché diventa scarto». I ricavi, conclude Padovani, «non basteranno a coprire gli investimenti, le spese, l’assicurazione». Cia Veneto si prepara a correre ai ripari per gli associati. «Chiederemo alla Regione Veneto e al governo interventi di carattere straordinario, tanto più necessari dopo il lockdown per contrastare il coronavirus. Il settore ha bisogno di stanziamenti a fondo perduto specifici e di credito». (a. a.)

La frutta Una volta intaccata dall’alternaria diventa scarto