Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Capitan Iori e Perticone, coppia d’oro del Cittadella «Prima la salvezza e poi...»
Si riparte ancora da loro. I due assi portanti dello spogliatoio, i due senatori su cui Roberto Venturato si appoggia per stupire ancora. Il Cittadella che parte oggi per il ritiro di Lavarone viene caricato sulle spalle da Manuel Iori e Romano Perticone, i due giocatori attorno ai quali verrà modellata la squadra 20202021: «Sono arrivati ragazzi abbastanza giovani — spiega il capitano — sappiamo che dobbiamo continuare sulla strada percorsa in questi anni. Dobbiamo centrare prima di tutto la salvezza, poi nel caso si vedrà. Servono cattiveria e determinazione per tornare in alto e raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati negli ultimi campionati. Io credo che la nostra filosofia sia quella di pensare giorno dopo giorno. Abbiamo sempre pensato che sia necessario lavorare per farsi trovare pronti immediatamente. Non dobbiamo pensare molto a lungo termine, ma dobbiamo ragionare sul breve termine. Credo che questa debba e possa essere la nostra forza. La cosa più importante per questa società è quella di mantenere la categoria, poi tutto quello che viene di più è guadagnato».
Perticone è uno dei fedelissimi di Roberto Venturato, l’uomo che lo scorso anno sistemò una difesa in panne riuscendo a portare la sua esperienza in un gruppo che stava faticando dopo la Serie
A sfiorata qualche mese prima.
«Per me è la prima sessione in cui vedo il direttore operare da vicino – evidenzia il difensore granata – ho capito che pone molto l’accento anche sulle persone oltre che sui giocatori. Qualcuno è già arrivato, altri magari arriveranno. Siamo curiosi di vedere all’opera i nuovi arrivati. Manuel mi sta insegnando qualcosa, che continuasse un altro anno lo speravo davvero. Non so come faccia perché non salta un allenamento e questo per me rimane un grande mistero».
Perticone individua la difficoltà primaria nell’entrare nel mondo Cittadella: «Quando si entra nell’ambiente Cittadella – spiega – bisogna capire in fretta dove si è e come si lavora. È un ambiente che ha coordinate precise e che chi lo conosce sa quello che può dare. Anche io inizialmente ho dovuto subito entrare in sintonia con questo modo d’essere. Questo viene abbastanza facile per chi ha la giusta mentalità, si trova una semplicità e una professionalità impagabili. Lo dico dopo essere stato in tanti ambienti più strutturati, ma che non necessariamente sono migliori».