Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Trasfusione infetta, risarcito da Roma con 165 mila euro
«Deve rilevarsi la responsabilità in capo al Ministero convenuto sub specie imprudenza e negligenza, per avere omesso l’attività di controllo e gestione delle emotrasfusioni in quanto già all’epoca dei fatti di causa erano noti i presupposti scientifici a tutela del diritto alla salute dei pazienti».
Il ministero della Salute è stato condannato a rifondere un padovano con 165.770 euro per una trasfusione infetta di epatite C fatta al paziente nel 1978 all’ospedale di Piove di Sacco. Tuttavia l’uomo è venuto a conoscenza della sua malattia nel 2015, e per la legge questa è la data da considerare per l’eventuale prescrizione. «Nonostante i 37 anni trascorsi dalla data delle trasfusioni il tribunale di Venezia (competente in materia, ndr) ha ritenuto provato il nesso di causa e ha rigettato l’eccezione di prescrizione sollevata dal Ministero, affermando che solamente nel 2015 in seguito agli esami svolti poteva ritenersi maturata in capo al paziente la piena consapevolezza del danno subito a causa della condotta omissiva del Ministero – spiega Glauco Susa avvocato del padovano - con la conseguenza che solo da tale data aveva iniziato a decorrere il termine quinquennale di prescrizione poi interrotto dall’avvio della causa; il tribunale ha inoltre ritenuto che incombesse al Ministero l’onere di provare un’eventuale conoscenza più risalente nel tempo del virus, prova nel caso di specie non fornita».
La ricostruzione della vicenda è stata fatta davanti al giudice. Il paziente ha spiegato di essere stato vittima, il 26 dicembre del 1978 all’età di 16 anni, di un grave incidente stradale, e di essere stato ricoverato all’ospedale civile di Piove di Sacco. Un’emorragia interna ha costretto i medici a fare una trasfusione. L’uomo ha spiegato, e dimostrato con le perizie, di aver cominciato a soffrire di astenia, mal di testa al punto di non riuscire a lavorare. Le indagini hanno dimostrato che l’origine di quei malesseri, scoperti nel 2015, era l’epatite contratta 37 anni prima.
L’uomo prese l’epatite nel 1978, quando fu ricoverato, a causa di sangue infetto