Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Casa di cura a Porto Viro Virus, contagiati a quota 24
«Madonna della salute», numero diviso a metà tra degenti e personale
Sale in totale a 24 il numero dei positivi (12 pazienti e 12 operatori), dopo la scoperta del focolaio da coronavirus nella Casa di cura «Madonna della salute» di Porto Viro. Continua a salire anche il numero generale dei contagi in provincia: 95 il totale contando i quattro nuovi casi di ieri. E in tutto nove ricoveri per Covid-19 dai dati del bollettino dell’usl 5 «Polesana».
A Porto Viro nella struttura privata convenzionata con il pubblico, in pratica l’ospedale di riferimento per il Delta del Po, venerdì scorso l’annuncio da parte dell’usl 5 della presenza di un «cluster» da coronavirus che ha contagiato inizialmente 11 pazienti del reparto di Medicina Interna e 7 operatori dopo un primo screening.
I tamponi, proseguiti per questioni di sicurezza anche nei giorni scorsi, hanno riscontrato, nella giornata di domenica, altri cinque casi positivi tra gli operatori: sono tutti dipendenti dell’ente e asintomatici. C’è poi un nuovo paziente ricoverato all’interno della struttura portovirese, dove resta in isolamento, risultato positivo come comunicato ieri dall’usl 5.
La Casa di cura di Porto Viro fa capo al gruppo di proprietà di Giuseppe Puntin, big della sanità privata convenzionata in Veneto e che in Polesine conta anche la Casa di Cura «Città di Rovigo».
Ad illustrare la decisione di sottoporre nuovamente a tampone i ricoverati è l’amministratore delegato dell’ospedale portovirese, Stefano Mazzuccato. «L’ipotesi è che il focolaio sia nato da un paziente — spiega — e quindi abbiamo deciso di procedere con nuovi accertamenti sugli ospiti. L’indagine interna per capire come mai sia scoppiato il focolaio è ancora in corso e abbiamo provveduto a sospendere i ricoveri. Come già nei reparti di Chirurgia, Ortopedia e Riabilitazione dallo scorso fine settimana».
Sul fronte dell’organizzazione delle prestazioni mediche, a Porto Viro e non solo, il direttore generale dell’usl 5 Antonio Compostella comunica che «tutte le attività, ambulatoriali e strumentali, all’ospedale di Trecenta e alla Casa di cura di Porto Viro, sono regolari, garantite e sicure. L’invito alla cittadinanza è quello di non chiamare il Centro unico di prenotazione (Cup, Ndr) per spostare gli appuntamenti o chiedere la conferma. Se ci dovessero essere modifiche a date, orari o sedi, saranno i nostri operatori a contattare gli utenti».
Sul fronte dei nuovi contagi polesani si registrano due donne di Rovigo, una di 55 e una di 22, asintomatiche e in isolamento, un giovane di 21 anni del Basso Polesine anch’egli asintomatico e una donna di origini marocchine 47enne dell’alto Polesine risultata positiva dopo un tampone eseguito privatamente fuori provincia.
Mentre si conteggia una nuova guarigione salgono purtroppo i ricoveri: cinque pazienti in Malattie Infettive a Rovigo, quattro pazienti in Terapia intensiva (di cui tre in regime di Semi-intensiva respiratoria) all’ospedale Covid di Trecenta riaperto venerdì scorso.
Buone novità sul fronte dello screening scolastico a professori e personale non docente, a una settimana dal via alle lezioni. «A venerdì scorso — spiega Compostella — si erano sottoposti a test sierologico rapido, su circa 3.000 dipendenti della scuola in Polesine, ben 2.713 persone addetti. L’adesione è stata ottima». E finora nessun positivo al tampone definitivo.
Test Mazzuccato, ad della clinica: «Focolaio si presume nato da paziente, nuovi tamponi ai ricoverati»