Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Baby K: «La mia canzone contro il revenge porn»
La Mostra del Cinema La popstar nella colonna sonora del corto di Botta: «Importante che se ne parli»
«La mia canzone Sogni d’oro e di platino fa da sfondo a una scena in cui i protagonisti sono in uno stato onirico, in dialogo con la propria coscienza. La scena racconta il lato oscuro dei sogni, mentre il mio brano contrasta guardandone il lato positivo: aver la forza di credere nei propri sogni è essenziale per poter vivere». È di Baby K, nome d’arte di Claudia Nauhm (unica artista italiana con un miliardo di visualizzazioni sul proprio canale Youtube, ultima hit Non mi basta più con featuring di Chiara Ferragni), Sogni d’oro e di platino, colonna sonora che accompagna le vicende dei protagonisti Federica e Davide in Revenge Room, proiettato ieri sera in Sala Giardino alla Mostra del Cinema.
Il tema al centro del cortometraggio, prodotto da One More Pictures con Rai Cinema, è il «revenge porn», ovvero la diffusione sul web, con sistemi di messaggistica online di immagini e video privati a scopi vendicativi e senza il consenso della persona ritratta. «Non mi è mai capitato personalmente, ma sono consapevole che basti un attimo per cadere in questa trappola – commenta Baby K – Foto e video vengono inviati all’interno di un rapporto di fiducia, non sono ragazze sprovvedute che non ci pensano ma persone in una relazione che subiscono un tradimento. È un tradimento etico, dove è facile finirne vittima proprio perché ci si fida dell’altro. E da un “click”, non si torna più indietro».
Il cortometraggio, 19 minuti la durata, è ambientato in due stanze, una rosa e una nera. Federica, la protagonista, è rinchiusa nella sua camera da letto e non vuole uscire: il suo smartphone è tempestato di messaggi, volgari e provocatori, di sconosciuti. Il suo fidanzato Davide, invece, si risveglia in una stanza con un estraneo, Saul, e non capisce cosa stia succedendo.
«È importante che si parli di “revenge porn”, è un tema
”
Impegno e voce
Non mi è mai capitato personalmente, ma basta un attimo per cadere in questa trappola
urgente considerando che dal lockdown le vittime sono aumentate del 70 percento – spiega Baby K –. Le persone devono essere informate e capire di che cosa si tratta». Particolarità del corto, diretto da Diego Botta con interpreti Eleonora Gaggero, Luca Chikovani, Manuela Morabito, Violante Placido e la partecipazione straordinaria di Alessio Boni, è che fruibile in tre modalità: cortometraggio lineare, cortometraggio in virtual reality a 360 gradi e video mapping narrativo. Tra gli «ambasciatori» il duo di youtuber e tiktoker Matt & Bise e la dj Ema Stokholma, presente ieri alla prima, pochi mesi fa vittima di una molestia mentre si esibiva. In sala e ospite speciale, ovviamente, anche Baby K. «È la primissima volta alla Mostra, sono molto felice di poter partecipare e mi sto divertendo molto – dice – È un’edizione coraggiosa, ci sono festival che hanno deciso di non aprire, di non fare nulla quest’anno. Venezia invece ha capito che l’arte non può essere fermata, va avanti e, con le giuste misure, le cose si possono fare».
E a proposito di arte che non si ferma, Baby K ha ultimato il suo nuovo album. «Per me è stata un’estate piena di musica, l’album l’ho chiuso definitivamente ma aspetto la data d’uscita per rivelarne il titolo – conclude –. Tante saranno le chitarre, non posso dire altro ma vi do un consiglio: ascoltatelo da quando il sole comincia a tramontare».