Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sgarbi provoca «Zaia ha fatto bene a far fuori Crisanti»
«Le elezioni regionali vanno rinviate, perché l’unico sfidante in grado di dare un po’ di fastidio al presidente Luca Zaia, che comunque è destinato a stravincere con il 75%, è ricoverato in ospedale con il coronavirus». Tra il serio e il provocatorio, spuntato ieri pomeriggio in galleria Borromeo a Padova per sostenere la candidatura della forzista Katia Noventa nel parlamentino veneto, Vittorio Sgarbi ha appunto invocato il rinvio delle regionali, tirando in ballo l’ex vicesindaco della città del Santo, Arturo Lorenzoni, che ha trascorso la sua terza notte nel reparto di Malattie Infettive di via Giustiniani (vedi articolo a fianco). «Non conosco questo Lorenzoni - ha premesso il deputato azzurro nonché sindaco di Sutri (Viterbo) - e quindi non posso sapere il suo grado di appetibilità. So però che, qualche giorno fa, è svenuto durante una videoconferenza con il ministro Francesco Boccia, cosa che certamente avrebbe fatto svenire anche me. E siccome adesso si trova in ospedale, e dunque è impossibilitato a fare campagna elettorale, il voto per la Regione va rinviato. Magari - ha proseguito Sgarbi, riferendosi sempre a Lorenzoni, candidato alla presidenza del Veneto per gran parte del centrosinistra siamo di fronte a uno che potrebbe prendere il 20-30%. Ma forse non lo sapremo mai, perché appunto dovrà restare in isolamento chissà ancora per quanto tempo».
Dopodiché, stuzzicato sulla manifestazione dei No mask, il critico d’arte ha puntualizzato: «Io non sono dei loro. Dico però che portare la mascherina all’aperto non serve assolutamente a nulla. È giusto essere prudenti, mentre è sbagliato vivere questa situazione con terrore. E bene ha fatto Zaia a sbolognare l’estremista Andrea Crisanti per affidarsi a Roberto Rigoli, che è più sgarbiano di me». Già, ma Katia Noventa (nota giornalista e conduttrice tivù)? «La sua candidatura è la mossa più azzeccata da Silvio Berlusconi negli ultimi dieci anni», ha sentenziato Sgarbi. (d.d’a)