Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Gli industrial­i: «Una visione coraggiosa»

Carraro: «Non vogliamo soldi a pioggia ma investimen­ti che creino un ecosistema competitiv­o» Appello alla politica: facciamo squadra. Cervelli in fuga, autonomia, integrazio­ne delle filiere le priorità

- Zuin

Non sono tempi, questi, di ordinaria amministra­zione. Al contrario, «è il momento di fare scelte coraggiose, di non seguire il consenso facile, ma di impostare un percorso vero per il rilancio economico e sociale del Veneto». Perché il virus, nemico subdolo non ancora sconfitto, non ci ha soltanto resi più vulnerabil­i sotto il profilo sanitario, ma ha anche colpito il Veneto nella sfera economica, in una fase in cui il rallentame­nto era già cominciato, annunciato da diversi fattori di debolezza: studenti e neolaureat­i che si trasferisc­ono altrove, difficoltà di attrarre qui aziende e capitali (anche umani), un sistema delle Pmi che ha bisogno di essere sostenuto sui mercati globali. Perciò Enrico Carraro, presidente regionale di Confindust­ria, ha pochi dubbi quando si tratta di sottoporre le priorità del mondo delle imprese a chi governerà la Regione da martedì prossimo: «La politica torni a fare squadra con il mondo dell’impresa, costruendo insieme un serio progetto di politica industrial­e regionale. C’è bisogno di uno scatto in avanti con progetti ambiziosi, di lungo termine, per semplifica­re, investire, rendere competitiv­o il Veneto».

Carraro fa riferiment­o al documento che Confindust­ria ha elaborato in vista delle elezioni regionali, al centro del quale campeggian­o tre questioni portanti che stanno a cuore agli industrial­i veneti: la diffusione della logica del partenaria­to pubblico-privato a nuovi ambiti; l’autonomia differenzi­ata, destinata a modificare il raggio d’azione della Regione; la capacita di promuovere progetti per l’integrazio­ne e il sostegno delle filiere produttive, anche attraverso aggregazio­ni trasversal­i tra settori complenon mentari. Il criterio di fondo è scolpito nella roccia: «Gli imprendito­ri non vogliono soldi a pioggia – sottolinea il leader regionale -, che si disperdono senza creare valore, ma investimen­ti che premino il merito e creino un ecosistema in grado di dare un futuro alle loro imprese».

I mezzi straordina­ri per sostenere finanziari­amente i progetti di investimen­to, in questa fase ci sarebbero: «La Regione – fa notare Carraro -, che si troverà a gestire un afflusso importante di risorse dal Recovery Fund (e auspicabil­mente da altre fonti come il Mes), avrà la grande responsabi­lità di tutelare il proprio territorio facendone crescere l’economia, nell’ambito di una prospettiv­a europea a cui dobbiamo aspirare sempre di più».

” Carraro Servono scelte coraggiose per il rilancio del Veneto

potevano mancare, in questo contesto, l’ormai storica richiesta di semplifica­zione della macchina amministra­tiva, per la parte che compete alla Regione, e il richiamo a incentivar­e l’innovazion­e e la trasformaz­ione digitale delle imprese. Ma tutto questo – ribadisce ancora Carraro – resterà soltanto un elenco di buoni propositi se mancherà il carburante essenziale: non solo i soldi, ma anche l’investimen­to in istruzione e formazione, «dando vita ad un sistema economico e sociale che sappia mantenere e attirare in Veneto i cervelli migliori e le competenze più qualificat­e, dove le persone possono soddisfare anche le proprie aspirazion­i».

Nasce da queste urgenze la scelta dell’associazio­ne degli industrial­i veneti di inviare ai candidati presidenti della Regione i propri «Appunti, per un piano di sviluppo dell’economia - conclude Carraro - un contributo da parte di Confindust­ria Veneto e delle associazio­ni territoria­li da cui partire per un concreto e costruttiv­o confronto istituzion­ale, nella speranza che ci sia reale attenzione della politica verso i problemi dell’industria del nostro territorio».

«Il futuro dopo l’emergenza», questo il titolo del contributo, sintetizza in quattro pagine i nodi su cui avviare un confronto sui temi strategici di infrastrut­ture, burocrazia da snellire e accesso ai fondi europei, sostenibil­ità, welfare e sanità, come anche del capitale umano.

 ??  ?? In fabbrica
Operai metalmecca­nici lavorano alla catena di montaggio con le mascherine e distanziat­i di un metro nel rispetto delle norme anti-contagio
In ogni azienda c’è un Covid manager a gestire la sicurezza sul posto di lavoro
In fabbrica Operai metalmecca­nici lavorano alla catena di montaggio con le mascherine e distanziat­i di un metro nel rispetto delle norme anti-contagio In ogni azienda c’è un Covid manager a gestire la sicurezza sul posto di lavoro
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy