Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Comune e il «santino» bipartisan, mance, insulti S’infiamma la campagna
A Venezia i genitori mugugnano per il diario con Zaia
A pochi giorni dal voto, si infiamma la campagna elettorale, con scambi di accuse e polemiche. A Verona il candidato presidente del centrosinistra Arturo Lorenzoni, insieme al capogruppo del Pd in consiglio comunale Federico Benini, va all’attacco dell’assessore allo Sport e alle Manifestazioni Filippo Rando, candidato alle Regionali nella Lista Zaia, che ha concesso un contributo a un gruppo carnevalesco della città, a manifestazione bell’e che conclusa, chiedendo ai referenti di conoscere nome, cognome e indirizzo di tutti i componenti dell’associazione. «Un modo maldestro di fare campagna elettorale - commenta Lorenzoni - e, diciamolo, un pessimo biglietto da visita per la politica. L’utilizzo di fondi pubblici per raccattare qualche voto è una vergogna a cui ci rifiutiamo di abituarci».
Alla Giudecca, Venezia, alcuni genitori mugugnano per la distribuzione ai figli, a scuola, del diario «Diversamente Veneto» ideato da Jesusleny Gomes e donato ai bambini dalla famiglia di «moecanti» Bognolo. Il diario a fumetti - un’iniziativa patrocinata dalla Regione che si ripete da alcuni anni - ha tra i suoi personaggi il governatore Luca Zaia e il presidente del consiglio Roberto Ciambetti, circostanza apparsa «inopportuna» ad alcune mamme e ad alcuni papà, vista la coincidenza dell’inizio della scuola con la chiamata alle urne. E ancora, curiosa l’iniziativa dell’amministrazione di Altavilla Vicentina che ha recapitato a tutti i residenti un depliant in cui suggerisce, con tanto di facsimile, quali candidati votare, partito per partito: «Non è importante l’appartenenza politica, è fondamentale che gli eletti siano vicini alla nostra comunità». Particolare rilievo è stato dato alla disponibilità a far realizzare le rotatorie sulla Sr 11, di qui la puntuale indicazione di sei nomi di Pd, Lega, Italia Viva e Fratelli d’italia, sponsorizzati da tutta la giunta al gran completo. Infine, è rabbiosa la reazione di Daniela Sbrollini agli insulti «alla persona, alla donna e alla politica, espliciti e razzisti» comparsi tra i commenti al video del tour che la candidata renziana ha fatto insieme alla ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova: «Parole sessiste e inviti alla morte, che lasciano senza parole, un orrore aberrante e al limite della civiltà. Non ci faremo intimidire». (ma.bo.)