Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Aule per 750 posti, area verde il Bo crea nuovi spazi in centro
Il recupero del complesso ex Seef. Rizzuto: iscrizioni in aumento
Una riqualificazione urbana in piena regola: presentato dall’università di Padova il progetto di ristrutturazione del complesso ex-seef (Servizi per l’età Evolutiva e la Famiglia) in pieno centro storico, tra le vie Domenico Campagnola e Pietro Canal con relativa sistemazione degli spazi verdi connessi, che saranno poi fruibili sia dagli studenti che dai cittadini. Un piano di recupero da 5,9 milioni per un’area che ricopre una superficie totale di 8.666 metri quadri: la parte più ampia è attualmente occupata dall’edificio acquistato dall’ateneo patavino nel 1996 e che nelle idee iniziali doveva essere inglobato dal dipartimento di Lettere, alla luce della vicinanza con Palazzo Maldura. Ora, invece, l’immobile non solo si trova in totale stato di abbandono - dopo il tentativo di vendita nel 2011 sfumato a giochi ormai già fatti - ma ha anche subito nel maggio del 2018 il crollo parziale del tetto. L’università di Padova ha quindi deciso di mettere mano (in collaborazione e condivisione con il Comune di Padova) all’area di sua proprietà, prevedendo due fasi per i lavori di realizzazione del progetto: la prima vedrà la costruzione di un nuovo edificio moderno e a impatto energetico quasi zero che conterrà due aule universitarie «dinamiche» da 250 posti a sedere ciascuna, nonché il recupero sia dell’edificio lungo il lato ovest - e nel quale sarà ospitata un’altra aula con medesima capienza - che delle case a schiera su via Campagnola con realizzazione di un’aula studio, un’aula didattica e un’aula polifunzionale. L’area verde attrezzata occuperà invece una superficie di 3.300 metri quadri: il piano di recupero prevede anche la realizzazione di un portico coperto pedonale, che fungerà da percorso pubblico in continuità con i camminamenti interni all’area consentendo di mettere in collegamento via Campagnola con via Canal. Entusiasta il rettore Rosario Rizzuto, che parla di «opera leggera e sostenibile, anche se ci vorranno comunque diversi mesi per vederla conclusa». Ed è di buonumore anche per l’avvicinarsi della ripresa delle lezioni, da lunedì prossimo. Rivela un dato tanto emblematico quanto incoraggiante: «Le preimmatricolazioni e le iscrizioni degli studenti sono in aumento, ed è un segnale importante non solo per l’università ma per tutta la città, che tornerà così a vivere pienamente. Domani terrò un importante webinar con tutti gli studenti per spiegare loro le modalità di rientro in sicurezza: ora più che mai sentiamo le nostre aule strette, e sappiamo che non sarà un periodo facile, ma voglio guardare con ottimismo al futuro partendo proprio da questo progetto di riqualificazione».