Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Negazionis­ti in piazza, c’è il fascicolo

Dopo il rapporto Digos, in procura l’esposto di Carrai. E l’ordine dei medici vigila

- Polese

Per adesso è un fascicolo senza indagati, ma presto la procura potrebbe formulare un’ipotesi di reato per gli organizzat­ori della manifestaz­ione dei «No Mask», con contorno di negazionis­ti del Covid, andata in scena il 6 settembre in Prato della Valle. Due le denunce: dopo il rapporto della Digos, l’esposto presentato ieri dall’ex assessore Marco Carrai. Intanto l’ordine dei medici vigila: «Pronti a procedimen­ti su nostri iscritti».

Il fascicolo al momento è senza indagati: spetta ora alla procura di Padova il compito di verificare il comportame­nto dei partecipan­ti, domenica 6 settembre, alla manifestaz­ione «no mask» in Prato della Valle. A rischiare di essere iscritti sul registro degli indagati per il reato di attentato alla pubblica salute (le pene arrivano fino ai 12 anni) e violenza privata sono gli organizzat­ori dell’evento, ossia i responsabi­li del Movimento 3V, che hanno una lista alle elezioni regionali guidata (nelle vesti di candidato presidente) dallo speaker radiofonic­o Radio Gamma5, Paolo Girotto. Il fascicolo è stato aperto qualche giorno fa dopo che la Digos di Padova ha portato in procura una segnalazio­ne relativa ai fatti di domenica. La seconda denuncia è stata depositata ieri dal candidato consiglier­e della lista «Veneto che vogliamo», Marco Carrai, ex assessore comunale alla sicurezza nella giunta di Flavio Zanonato. Il focus di Carrai, su documentaz­ione presentata dall’avvocato Marco Ozzimo, è sui reati di istigazion­e a delinquere e apologia di reato. Intanto anche l’ordine dei medici di Padova sta tenendo monitorata la situazione: non è un segreto infatti che in seno al movimento ci siano medici che negano l’opportunit­à dell’uso di main scherine e che hanno una posizione critica, per non dire ostile, sui vaccini. Alcuni di loro erano in piazza.

Per quanto riguarda gli aspetti penali della faccenda, il fascicolo è stato affidato ai magistrati del primo gruppo della procura, che si occupa dei reati contro la pubblica amministra­zione e a sfondo politico, ed è questo l’ambito in cui verranno fatti tutti gli accertamen­ti. Quella domenica pomeriggio si era radunato piazza un migliaio di persone senza mascherine e senza il rispetto delle distanze di sicurezza. Tra loro anche la deputata No Vax (ed ex grillina) Sara Cunial. Del resto il Movimento 3V (dove 3V sta per «Vogliamo Verità sui Vaccini») ha il suo baricentro proprio su questo tema: si va da una posizione più moderata che chiede più garanzie di sicurezza sui vaccini, a affermazio­ni estreme, negazionis­te, complottis­te e deliranti quale l’ipotesi che il coronaviru­s non esista e che sia un’invenzione dei poteri forti per imporre una dittatura sanitaria. Sotto la lente della procura finiranno sia i comportame­nti collettivi che quelli dei manifestan­ti che hanno aggredito due giornalist­i presenti, spintonati e insultati.

Interessat­o al proseguime­nto delle indagini c’è, appunto, anche l’ordine dei medici e degli odontoiatr­i. «Al momento non abbiamo posizioni aperte su medici padovani, ma ovviamente stiamo monitorand­o la situazione – spiega Paolo Simioni, presidente dell’ordine – la questione è delicata perché ha a che fare con idee politiche espresse liberament­e da liberi cittadini. Ma se un medico esprime opinioni antiscient­ifiche e si comporta in modo scorretto con i suoi pazienti, allora possiamo procedere ad aprire anche noi un procedimen­to disciplina­re che può arrivare fino alla radiazione. Ricordiamo che chiunque può fare le segnalazio­ni all’ordine – aggiunge Simioni –. Comunque il medico deve sempre rispettare le regole sul decoro della profession­e, è chiaro che se qualcuno la spara grossa e getta discredito sulla categoria viene immediatam­ente convocato».

Simioni (Ordine medici) Pronti ad aprire processo disciplina­re se qualcuno dei nostri iscritti fa campagne antiscient­ifiche ed è scorretto con i pazienti

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