Covid, morto un altro paziente della Madonna della Salute L’usl: «Tentata ogni terapia»

C’è un’altra morte da coronavirus, un uomo di 79 anni del Basso Polesine. È il sesto decesso di un paziente dopo la scoperta del focolaio alla casa di cura «Madonna della Salute» e che è stato trasferito all’ospedale Covid di Trecenta nelle scorse settimane per ricevere cure anche per le patologie pregresse. Sono 42 i decessi totali da inizio epidemia. E poi dai dati del bollettino sanitario diramato ieri ci sono altre quattro persone positive, stavolta nell’alto Polesine. L’annuncio del decesso dell’ex paziente della clinica privata convenzionata di Porto Viro arriva dal direttore generale dell’usl 5, Antonio Compostella: «Il paziente spiega - dopo il riscontro di positività era stata trasferito all’ospedale di Trecenta in terapia intensiva, in gravi condizioni. È deceduto oggi (ieri, ndr.) nonostante l’uso delle terapie più avanzate compreso il plasma iperimmune». Alla clinica di Porto Viro, un ospedale di riferimento per il Delta il cui capo è Giuseppe Puntin, pezzo da novanta della sanità privata convenzionata in Veneto, restano a 38, tra pazienti e operatori sanitari, le persone contagiate. Dopo il cluster del Basso Polesine, l’attenzione si sposta nell’alto

Polesine dove ci sono quattro nuove positività. Una operatrice non sanitaria del centro servizi anziani «Villa Resemini» di Stienta emersa durante lo screening delle strutture. Un uomo di 48 anni residente in Alto Polesine, con sintomatologia compatibile al Covid-19, è isolamento domiciliare ed è in corso la ricostruzione dei contatti. Ci sono poi un uomo di 62 e donna del 31 anni che hanno avuto contatti in ambiente di lavoro fuori regione. Sono asintomatici. La situazione è invece tornata alla normalità al nido comunale di Porto Viro dove era emersa una bimba positiva: «Tutti i bambini e gli operatori scolastici hanno eseguito il primo tampone e sono risultati negativi» conclude Compostella. Sono 108 le persone attualmente positive in provincia e 459 gli isolati. (natascia celeghin)