Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Jelenic vuole riprendersi Padova «Qui crescerò con la squadra»
La grinta del centrocampista sloveno. Citta, Tsadjout già in gruppo a Lavarone
Il più è fatto, ma mancano ancora alcuni correttivi. Il mercato del Padova sta imboccando il rettilineo finale e il prossimo colpo in ordine di tempo si chiama Andrea Gasbarro, per il quale esiste già un accordo totale con il giocatore (contratto biennale) e si attende l’ok da Livorno, nel bel mezzo di un cambio societario davvero problematico.
Oltre a Gasbarro, il Padova sta stringendo i tempi per Hraiech Saber, per il quale c’è stato un avvicinamento con il Carpi. Perfezionate queste due operazioni, potrebbe mancare soltanto la ciliegina sulla torta, ossia una punta (in quel caso uscirebbe Edoardo Soleri) e/o un esterno offensivo (in quel caso verrebbe probabilmente ceduto Santini). Uno degli obiettivi è Michele Vano, per il quale il Padova si è fermato dopo aver cercato di affondare il colpo, memorizzando la volontà del giocatore di salire di categoria.
In ballo c’è anche il Cittadella, che sta cercando un’altra punta dopo aver chiuso la trattativa per il giovane attaccante del Milan Frank Tsadjout, che si è già aggregato ai compagni nel ritiro di Lavarone. Oggi i granata torneranno in pianura e affronteranno il Mantova in amichevole alle 17 al Tombolato. Il Padova, invece, sarà di scena domani alle 16.30 all’euganeo contro la Reggiana. Sarà anche l’occasione per ammirare per la prima volta dal suo ritorno in maglia biancoscudata Enej Jelenic, che ieri ha «benedetto» la scelta di riabbracciare i colori biancoscudati in conferenza stampa.
«Ho fatto un po’ il giro d’italia – spiega l’attaccante sloveno - e adesso sono tornato a Padova nel pieno della maturazione tecnica e agonistica. Arrivai a Padova a 19 anni, quando ero molto giovane. Nel primo anno in biancoscudato giocai veramente poco, appena una partita, nel secondo anno la situazione è migliorata, poi al terzo fui impiegato di più ma fu una stagione disgraziata».
Jelenic mostra sincera gratitudine nei confronti di Padova, che gli ha permesso di imporsi a livello nazionale. Ormai è italiano acquisito: «In Italia sto benissimo – spiega lo sloveno – e dei miei nuovi compagni conosco molto bene Kresic e anche Andelkovic. Nell’ultima stagione ho segnato al Padova, non ho esultato perché sono molto grato a questa città. Ero molto emozionato quando accadde».
Poi appunto il destino ci si è messo di mezzo: «Quando si è prospettata la possibilità di tornare, non ci ho pensato tanto - spiega ancora il giocatore - ho accolto questa sfida perché è una piazza storica e voglio crescere insieme a questo club. Ho giocato a destra o a sinistra indifferentemente, cercherò di mettermi a disposizione e l’allenatore vedrà dov’è meglio schierarmi. L’anno scorso ho fatto per quasi tutta la stagione trequartista perché Riolfo non giocava con gli esterni alti, ma con il rifinitore e mi sono trovato abbastanza bene». Nel frattempo ieri è stato raggiunto l’accordo con l’imolese per la cessione di Rondanini ed è in dirittura d’arrivo anche l’accordo con la Spal per la cessione di Luca Moro in prestito con diritto di riscatto.