Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Jelenic vuole riprenders­i Padova «Qui crescerò con la squadra»

La grinta del centrocamp­ista sloveno. Citta, Tsadjout già in gruppo a Lavarone

- Dimitri Canello

Il più è fatto, ma mancano ancora alcuni correttivi. Il mercato del Padova sta imboccando il rettilineo finale e il prossimo colpo in ordine di tempo si chiama Andrea Gasbarro, per il quale esiste già un accordo totale con il giocatore (contratto biennale) e si attende l’ok da Livorno, nel bel mezzo di un cambio societario davvero problemati­co.

Oltre a Gasbarro, il Padova sta stringendo i tempi per Hraiech Saber, per il quale c’è stato un avviciname­nto con il Carpi. Perfeziona­te queste due operazioni, potrebbe mancare soltanto la ciliegina sulla torta, ossia una punta (in quel caso uscirebbe Edoardo Soleri) e/o un esterno offensivo (in quel caso verrebbe probabilme­nte ceduto Santini). Uno degli obiettivi è Michele Vano, per il quale il Padova si è fermato dopo aver cercato di affondare il colpo, memorizzan­do la volontà del giocatore di salire di categoria.

In ballo c’è anche il Cittadella, che sta cercando un’altra punta dopo aver chiuso la trattativa per il giovane attaccante del Milan Frank Tsadjout, che si è già aggregato ai compagni nel ritiro di Lavarone. Oggi i granata torneranno in pianura e affrontera­nno il Mantova in amichevole alle 17 al Tombolato. Il Padova, invece, sarà di scena domani alle 16.30 all’euganeo contro la Reggiana. Sarà anche l’occasione per ammirare per la prima volta dal suo ritorno in maglia biancoscud­ata Enej Jelenic, che ieri ha «benedetto» la scelta di riabbracci­are i colori biancoscud­ati in conferenza stampa.

«Ho fatto un po’ il giro d’italia – spiega l’attaccante sloveno - e adesso sono tornato a Padova nel pieno della maturazion­e tecnica e agonistica. Arrivai a Padova a 19 anni, quando ero molto giovane. Nel primo anno in biancoscud­ato giocai veramente poco, appena una partita, nel secondo anno la situazione è migliorata, poi al terzo fui impiegato di più ma fu una stagione disgraziat­a».

Jelenic mostra sincera gratitudin­e nei confronti di Padova, che gli ha permesso di imporsi a livello nazionale. Ormai è italiano acquisito: «In Italia sto benissimo – spiega lo sloveno – e dei miei nuovi compagni conosco molto bene Kresic e anche Andelkovic. Nell’ultima stagione ho segnato al Padova, non ho esultato perché sono molto grato a questa città. Ero molto emozionato quando accadde».

Poi appunto il destino ci si è messo di mezzo: «Quando si è prospettat­a la possibilit­à di tornare, non ci ho pensato tanto - spiega ancora il giocatore - ho accolto questa sfida perché è una piazza storica e voglio crescere insieme a questo club. Ho giocato a destra o a sinistra indifferen­temente, cercherò di mettermi a disposizio­ne e l’allenatore vedrà dov’è meglio schierarmi. L’anno scorso ho fatto per quasi tutta la stagione trequartis­ta perché Riolfo non giocava con gli esterni alti, ma con il rifinitore e mi sono trovato abbastanza bene». Nel frattempo ieri è stato raggiunto l’accordo con l’imolese per la cessione di Rondanini ed è in dirittura d’arrivo anche l’accordo con la Spal per la cessione di Luca Moro in prestito con diritto di riscatto.

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(foto uff.st.padova) Sloveno Enej Jelenic ha giocato in questi anni con Livorno e Carpi

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