Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Le regole d’oro del buon curriculum Sapersi presentare bene ai recruiter è l’indispensabile punto di partenza
Tutto parte dal curriculum, ma in media ne arrivano a centinaia e i recruiter, per leggerli, non dedicano più di un minuto ciascuno. Va da sé che è molto importante costruirlo con attenzione, avendo la massima cura soprattutto per alcuni dettagli.
Partiamo dal formato: uno dei più usati è quello europeo (scaricabile qui https://europass.cedefop.europa.eu/editors/it/cv/compose), ma l’importante è che sia chiaro, essenziale e completo. Necessariamente, quindi, dovrai inserire una sezione dedicata ai dati personali (qui, se ce l’hai, puoi inserire anche l’url del profilo Linkedin o di un blog), una sezione per la formazione e poi le esperienze lavorative. Queste vanno elencate in orcabile dine cronologico dalle più recenti a quelle meno recenti, e accompagnate con una descrizione funzionale all’obiettivo, che deve essere chiaro. Per quale posizione ti stai candidando? Per quale azienda? Prova a rispondere a queste domande, poi per ogni esperienza specifica: la du rata, il ruolo ricoperto, il nome dell’organizzazione, le attività svolte e le maggiori responsabilità. Se hai ricoperto più ruoli nella stessa realtà, descrivi ciascuno come se fosse un’esperienza diversa. Le principali, idealmente, dovrebbero essere da 3 a 6.
Se invece non hai ancora svolto nessuna esperienza lavorativa rilevante, enfatizza le varie attività svolte, compresi i lavoretti occasionali anche «non normati» (per es. ripetizioni, baby sitting). Metti in evidenza le competenze trasversali acquisite, come il sapersi relazionare con diversi tipi di persone, il saper organizzare il proprio lavoro e il saper lavorare in gruppo. Voci importanti, poi, sono la conoscenza delle lingue, le competenze informatiche e l’eventuale conoscenza di particolari strumenti tecnici. Alla fine del cv è fondamentale inserire firma, data ed autorizzazione al trattamento dei dati personali, con questa formula: «autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003, così come modificato dal Dlgs. 101/2018». Salva sempre in formato .pdf, di modo che non sia né modifiaccedere lato destinatario né si pre senti il rischio che immagini/caratteri vengano visualizzati in modo inappropriato.
Inoltre considera che alcune organizzazioni utilizzano dei software di screening cv, per que sto si consiglia di utilizzare keywords e ridurre l’uso di caselle di testo o tabelle. Se il curriculum non è formattato correttamente, il software potrebbe non essere in grado di estrapolare le informazioni specifiche: in altre parole il tuo profilo verrebbe cestinato ancora prima di arrivare al selezionatore.
Altri consigli: manda il cv solo se possiedi i requisiti richiesti, altrimenti rischi solo di rallentare il lavoro di altri. Fai in modo che il tuo cv non superi le due pagine e, se non hai maturato esperienze professionali significative, valorizza la formazione, stage ed interessi extraprofessionali come il volontariato. Per facilitare il lavoro del recruiter, privilegia frasi brevi e chiare che agevolano la lettura del testo. Adotta uno stile semplice e font professionale, impaginazione pulita, uniformità di verbi e persone. Controlla l’ortografia e punteggiatura, evita le ripetizioni ma inserisci dove puoi alcuni elementi di dettaglio, che aiutino a comprendere al meglio le attività svolte. Dove possibile, quantifica con dei dati. Sii onesto con le competenze: se scrivi cose non vere emergerà durante il colloquio.
Il formato Quello europeo è il più comune