Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Van Gogh, control room e telecamere hd
Da oggi in arrivo i capolavori per la mostra al San Gaetano. Le misure di sicurezza
Un lavoro lungo tre anni, e un risultato finale che fa gongolare l’assessore alla cultura Andrea Colasio, che parla apertamente di «spazio deputato alle grandi mostre internazionali in città»: fervono i preparativi al Centro Culturale San Gaetano per «Van Gogh - I colori della vita», maxi-esposizione padovana dedicata al grande pittore olandese in programma dal 10 ottobre 2020 all’11 aprile 2021. Oggi inizieranno ad arrivare in via Altinate (con tanto di temporanee chiusure al traffico delle strade limitrofe per garantire il carico e scarico delle opere) la gran parte dei circa 100 dipinti che arricchiranno la mostra e che verranno ospitati in sicurezza tra i corridoi del complesso. A garantirlo è lo stesso assessore Colasio, che mette l’accento sull’intervento principale: «Abbiamo realizzato una control room che è top secret. Controllerà ogni singolo centimetro del Centro Culturale grazie alle telecamere ad alta definizione che per l’occasione sono state installate non solo all’interno e all’esterno ma anche sulla copertura superiore dell’edificio». Questo è solo uno dei molti cambiamenti riscontrabili: «Tutte le porte sono ora tagliafuoco e antisfondamento, per ogni evenienza. Inoltre è stato montato un doppio sistema di microclimatizzazione a specchio per garantire il perfetto stato di conservazione delle opere d’arte prestateci dai grandi musei europei, e in caso di blackout siamo in grado di garantire comunque il funzionamento dei sistemi di illuminazione e areazione per molte ore».
Ieri il primo taglio del nastro “virtuale” con la simbolica consegna delle chiavi dello stabile a Marco Goldin di Linea d’ombra, curatore della mostra. «Prima il Centro Culturale di via Altinate - conclude Colasio - era obiettivamente inadeguato, ora invece ha cambiato pelle. La mostra? La previsione pre-covid era di 300 mila persone, ma nonostante i cambiamenti radicali apportati contiamo di ospitarne comunque almeno 120 mila». (g.f.p.)