Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rinviate le nuove restrizioni sui diesel. Comuni della cintura, si allarga il fronte dei contrari
Ci risiamo. Tra meno di una settimana, gli automobilisti dovranno tornare a compulsare quotidianamente i bollettini dell’arpav per sapere se potranno circolare o se invece dovranno tenere la loro macchina in garage. Da giovedì prossimo primo ottobre, sia in città che teoricamente anche nei 17 Comuni della cintura urbana, scatteranno infatti gli ormai consueti blocchi antismog del traffico. Ma il loro impatto, complice l’emergenza coronavirus ancora in atto, sarà un po’ più contenuto rispetto a quello previsto in origine. Per la stagione 2020-2021, il cosiddetto accordo padano siglato dalle Regioni Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte stabiliva infatti che sin da subito, cioè con il livello d’allerta verde, sarebbero dovuti restare fermi pure i veicoli privati diesel Euro 4. Ma il protrarsi dell’allarme Covid-19 e la conseguente riduzione della capienza di autobus e tram hanno appunto convinto i sottoscrittori dell’intesa a rinviare tale decisione a data da destinarsi. E così, come confermato ieri dall’ascommerciali sessora cittadina all’ambiente, Chiara Gallani, lo stop della circolazione, almeno fino al termine di quest’anno, sarà esattamente identico a quello precedente. Col semaforo verde, quindi, all’interno di tutto il territorio comunale (fatta esclusivamente eccezione per l’anello delle tangenziali e la zona industriale), dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18,30, non potranno muoversi i mezzi privati e commerciali a benzina fino agli Euro 1 e a gasolio fino agli Euro 3 nonché le moto e gli scooter immatricolati prima del primo gennaio 2000. Con l’arancione, cioè qualora il valore del Pm10 (le polveri sottili più inquinanti e dannose per la salute) superasse per quattro giorni consecutivi il limite di 50 microgrammi per metro cubo d’aria, dovranno invece rimanere in garage anche i veicoli privati diesel Euro 4 e il blocco permarrà in vigore pure di sabato e domenica. Infine, con il livello d’allerta rosso, ovvero qualora il Pm10 sforasse la soglia consentita per dieci giorni di fila, lo stop (sempre da lunedì a domenica) verrà esteso anche ai mezzi a gasolio Euro 4, pure se soltanto dalle 8,30 alle 12,30. Tali misure, come già accennato sopra, dovrebbero riguardare non solo Padova, ma anche i 17 Comuni della cintura urbana. Però quattro di questi (Cadoneghe, Selvazzano, Limena e Maserà) si sono già sfilati, definendo i blocchi «inutili, ipocriti e inefficaci». E qualche altro potrebbe presto seguirli. «L’aria che si respira ogni giorno nella pianura padana ribadisce l’assessora Nalin non conosce confini tra una regione e l’altra. E dunque figuriamoci se può conoscerne, ad esempio, tra due territori limitrofi come il nostro e quello di Cadoneghe. Mi dispiace per la scelta irresponsabile compiuta dai sindaci di questi quattro Comuni. E mi limito a ricordare che il loro primo compito sarebbe quello di tutelare la salute dei loro concittadini». Polemiche a parte, il numero massimo di veicoli potenzialmente soggetti allo stop della circolazione, tra città e provincia, supera le 190 mila unità.