Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Compostella contro i pediatri «Troppi ragazzi ai tamponi»
Il direttore generale dell’usl ai medici: fate filtro meglio, non mandateci tutti
Continuano a salire i contagi in Polesine, quattro i nuovi positivi di ieri. In vista della stagione fredda e dell’arrivo dell’influenza, dopo la riapertura delle scuole arriva dal direttore generale dell’usl 5 «Polesana», Antonio Compostella, il pressing sui pediatri.
«C’è poca collaborazione, non fanno da filtro — ha punzecchiato il dg dell’usl 5 — Non visitano i bambini con possibili sintomi Covid, eseguono solo un “triage” telefonico e inviano all’usl per il tampone». Così s’intasano i punti di accesso dedicati alle scuole nelle strutture pubbliche, in un periodo più che mai delicato. «I pediatri vogliono ambulatori Covid free — ha dichiarato Compostella — ma ciò crea problemi alla gestione dei tamponi. Soprattutto quando entreremo nel periodo di maggiore virulenza dell’influenza e i numeri aumenteranno».
I punti di accesso per i tamponi dedicati alla scuola sul territorio polesano nei prossimi giorni verranno estesi a diversi Comuni ma, continua Compostella, «vorremmo evitare che i genitori arrivino per il tampone e siano costretti ad attendere a lungo, assieme ad altri. Il rischio che si verifichino code è reale».
Intanto i vaccini anti-influenzali, una prima tranche da 18 mila dosi, sono arrivati e la campagna partirà ai primi di ottobre. Sul fronte-scuola la situazione al momento è sotto controllo: dal 15 settembre sono 483 i ragazzi in età scolare ad essere stati sottoposti a tampone, di cui 7 segnalati e mandati dalle scuole. Tutti negativi.
«Col provveditore scolastico del Polesine, Roberto Natale — ha continuato Compostella — Stiamo valutando la possibilità di ottenere dalle famiglie degli alunni un’autorizzazione preventiva che permetta di fare direttamente a scuola i tamponi rapidi, sia all’alunno che presenta sintomi che al resto dei compagni di classe. L’obiettivo è velocizzare e avere un quadro della situazione rapido a vantaggio di tutti».
Intanto sul fronte dei nuovi contagi in Polesine i quattro casi di ieri sono stati riscontrati tutti su uomini: un 54enne del Basso Polesine, asintomatico; un 44enne rodigino per il quale è in corso la ricostruzione dei contatti; due uomini di origine marocchine, pronti a rientrare nel Paese di origine.
E sono 17 i ricoveri per coronavirus all’ospedale di Trecenta in Area medica Covid, di cui 13 pazienti provenienti dalla Casa di cura di Porto Viro. Struttura privata convenzionata quest’ultima che, dopo il focolaio scoperto 20 giorni fa, con 42 contagiati tra pazienti (10 sono deceduti) e operatori sanitari, sembra stia tornando alla normalità con lo «spegnimento» del «cluster» dopo gli interventi di sanificazione.
Il punto Negativi i 483 studenti esaminati Ieri in provincia 4 nuovi positivi