Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Clandestini, in due condannati a undici anni
Pachistani colpevoli di aver favorito l’immigrati irregolari in una casa a Polesella
Accusati di aver favorito l’immigrazione clandestina, con base a Polesella, di cinque stranieri irregolari ieri in Tribunale i pachistani Muhammad Usman Zaman (23 anni) e Farook Ahmad (26 anni) condannati a complessivi 11 anni di reclusione dal collegio presieduto da Angelo Risi.
Per Zaman (avvocato Michele Ciolino) 6 anni e 8 mesi e 200.000 euro di multa. Per Ahmad (avvocato Simone Ferraioli) 4 anni e 5 mesi e 100.000 euro di multa. I due erano entrambi agli arresti domiciliari: per Zaman, che sta a Polesella, la misura è stata sostituita con l’obbligo di dimora e la permanenza notturna. Torna invece libero Ahmad, domiciliato a Forlì.
La vicenda conclusasi ieri col giudizio di primo grado inizia a dicembre 2018 quando all’arma rodigina arrivarono segnalazioni su un’abitazione di Polesella dove c’erano stranieri. Dalle indagini emerse che l’abitazione era una cosiddetta «stazione di transito». Ovvero un appartamento che assicurava ospitalità a migranti iraniani e del Pakistan in attesa di trasferirli in altre località italiane o in altre nazioni europee. Il tutto ad un costo di circa 300 euro a clandestino.
I due imputati vennero identificati come i corrieri ovvero coloro incaricati di portare a Polesella in auto i clandestini per lo più dalla Slovenia. Giunti in Polesine, poi, li avrebbero «smistati» alla loro
Modus operandi L’appartamento polesano solo punto di transito
destinazione. Le risultanze delle indagini portarono all’arresto dei due imputati. Le difese hanno puntato tutto sul fatto che le indagini si sono svolte esclusivamente su intercettazioni telefoniche degli imputati e che i clandestini che avrebbero usufruito del favoreggiamento dell’immigrazione non sono mai stati identificati. Argomenti che saranno riproposti in Appello dai legali difensori.