Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La crisi fa calare un’altra saracinesca Chiude gelateria in piazza dei Signori. «Troppi costi. Gli aiuti? Finti»
«Quando vedo una delle piazze più belle d’italia spopolarsi perché poco valorizzata mi piange il cuore». Alessandro Peron, titolare insieme alla compagna Irina Petrova della gelateria «Al Bancale» in piazza dei Signori, annuncia con la voce rotta dall’emozione la chiusura della propria attività commerciale, prevista per domenica 4 ottobre. Sarà costretto a lasciare a casa tre dipendenti. «Abbiamo aperto la nostra gelateria 4 anni fa - racconta investendo su uno dei locali storici del centro di Padova e puntando tutto sulla qualità artigianale dei nostri prodotti. Purtroppo però non riusciamo più a sostenere i costi troppo elevati della nostra attività e la mancanza di aiuti da parte dello Stato e dell’amministrazione comunale». Peron entra nei particolari, tra l’arrabbiato e l’amareggiato: «Il governo ha pensato a un intervento per tamponare la pandemia che si è rivelato un mero indebitamento, visto che alla fine i 30 mila euro che mi hanno dato e che dovrò restituire mi sono praticamente serviti per pagare l’affitto e i costi. Siamo stati chiusi da inizio marzo a metà maggio, e una volta riaperti il fatturato si è rivelato un terzo di quello abituale. Sono dispiaciuto per la mancanza di strategia del Comune, e a farne le spese sono soprattutto le attività artigianali come la mia perché alla fine le catene riescono a compensare eventuali mancanze. Tra mancanza di parcheggi e di iniziative per invogliare i padovani a frequentare il centro, la situazione rischia di peggiorare ulteriormente». Un concetto ribadito dalla compagna e socia Irina, doppiamente amareggiata perché «il cibo italiano è simbolo di eccellenza in tutto il mondo e aprire una gelateria artigianale era da sempre uno dei miei sogni nel cassetto. È un vero peccato che finisca così».