Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ripartono le università, non ancora il business legato agli studenti
È da quasi tre settimane che a Ca’ Foscari sono ricominciate le lezioni e di studenti universitari, seduti sulle panchine di Campo San Margherita o zaino in spalla verso le sedi di San Basilio e San Giobbe (per citarne due) ce ne sono. Ma quanti? E di questi, quanti non sono pendolari? «Stanno tornando, ma sono volti noti – dice Enrico del Caffè Rosso, bar in Campo Santa Margherita – quattro a dieci». Pochi anche secondo Giovanni Pelizzato, titolare della storica Libreria Toletta situata in una zona crocevia tra le sedi universitarie: «Non c’è paragone con la fruizione normale. Se per i turisti siamo a due terzi rispetto allo standard, con gli studenti siamo a un quinto».
«Gli incassi sono ridotti a metà, facendo una stima e togliendo i residenti, direi che di studenti universitari un terzo stia seguendo le lezioni in presenza» aggiunge Elena della cartoleria e copisteria «L’isola che non c’è» in campo San Barnaba, altro punto di riferimento per gli universitari. Certo, mancano ancora all’appello gli studenti dello Iuav, che non hanno ancora iniziato le lezioni, e manca il dato definitivo delle nuove iscrizioni in chiusura in questi giorni. Sia
Ca’ Foscari sia Iuav avevano diffuso dati positivi relativi alle preiscrizioni, Iuav con richieste perfino raddoppiate. Positivi al momento anche i dati di Esu Venezia, l’ente regionale per il diritto allo studio: richieste in linea con quelle dello scorso anno, ma il bando è aperto ancora fino a
Santa Marta è piena ma vedo che sui profili social e siti dedicati è ancora alto il numero di ragazzi che sta cercando una sistemazione