Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il villaggio turistico nell’ex centrale Enel avanza con tanta fatica

- Di Luigi Migliorini

Vari lustri fa scrissi in un articolo che, tra i miei sogni, vi era quello che la centrale termoelett­rica di Porto Tolle smettesse di funzionare e che al suo posto vi fosse un villaggio turistico, all’interno del quale, come Rick (Humphrey Bogart) nel mio film preferito «Casablanca» poter gestire un locale indossando come lui uno smoking con giacca bianca e al polso un orologio Rolex Prince. Ora pare che il villaggio turistico verrà realizzato, vedremo se ci sarà spazio per me. Peraltro l’amico Maurizio Ferro, ora in pensione, ma per anni rappresent­ante dei lavoratori Enel di Porto Tolle, mi dice che secondo lui, dopo tante parole, non si vedono fatti concreti all’orizzonte. Ferro aggiunge che non capisce perché Enel non abbia accettato la proposta d’acquisto di una cordata di validi imprendito­ri, guidata da un facoltoso polesano d’adozione ed abbia optato per un bando di gara. Rispondo che Enel rientra nell’ambito degli organismi di diritto pubblico e che, a mio avviso, la gara era obbligator­ia. Per avere un aggiorname­nto telefono al sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli,il quale mi precisa che vi è stato un rallentame­nto anche per il periodo Covid-19 e che, essendo la centrale Enel inattiva dal 2009, vi sono molti problemi preliminar­i da risolvere. Intanto i carotaggi sono terminati nel 2019 e la società «Human Company», che ha vinto la gara, ha definito le aree a futura destinazio­ne residenzia­le, relativame­nte alle quali si dovrà stabilire, con estremo rigore, se sia o meno necessaria una bonifica. Intanto tre imprese con una trentina di dipendenti stanno effettuand­o un’attività preparator­ia alle demolizion­i e c’è anche il problema della necessità di procedere al cambio di destinazio­ne urbanistic­a delle varie zone. Questi indispensa­bili adempiment­i dimostrano, secondo il sindaco, l’avvio dell’attuazione del progetto «Delta Farm» che prevede l’utilizzazi­one di 110 ettari, venti dei quali ad area boschiva, per realizzare un villaggio turistico di alto livello che potrà ospitare fino ad ottomila turisti al giorno. Una vera « manna» per il Polesine!

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