Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Boschetti, maggioranz­a divisa sulla permuta

- Davide D’attino

al Tar: si tratta del Pe Pen e del Santa Lucia di piazza Cavour, dell’isola Memmia di Prato della Valle, della Gineria Gourmet di via Boccalerie, del Gancino di piazza Duomo, del Caramel di piazza delle Erbe e poi dell’ex Kofler, dell’ham Holy Burger, della Galleria N5 e dell’ex Diemme di piazza dei Signori.

«Mi spiace che questi locali - allarga le braccia l’assessore cittadino al Commercio, Antonio Bressa - abbiano deciso di interrompe­re il contesto di distension­e e supporto reciproco che si era creato negli ultimi mesi, dimentican­dosi forse delle tante misure in loro favore che, come Comune, abbiamo attuato. Detto questo, comunque, la nostra amministra­zione continuerà a fare il possibile per contempera­re le esigenze di chi fa impresa con quelle della Soprintend­enza». Domani, intanto, l’assessore cittadino alla Sicurezza, Diego Bonavina, e il comandante della polizia locale, Lorenzo Fontolan, incontrera­nno proprio alcuni baristi delle tre piazze del centro per ricordare loro che l’emergenza Covid non è ancora finita. «Sia dagli esercenti che dai loro giovani clienti anticipa Bonavina - ci aspettiamo un maggior senso di responsabi­lità. E quindi, nei prossimi giorni, intensific­heremo i controlli per far rispettare il divieto di assembrame­nto e l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere la distanza interperso­nale di almeno un metro».

Discussion­e fino a tarda sera, ieri nel consiglio di Palazzo Moroni, in merito alla ratifica della permuta tra Comune e privati delle vecchie palazzine liberty di piazzale Boschetti con un’area verde di circa 150 mila metri quadri (edificabil­e in origine per oltre 25 mila metri cubi) a ridosso del parco Iris tra via Canestrini e via Forcellini. In vista del voto, arrivato soltanto nella notte, la maggioranz­a si è presentata divisa, nel senso che alcuni consiglier­i (basti citare Luigi Tarzia e Simone Pillitteri della Lista Giordani e Antonio Foresta di Area Civica) hanno manifestat­o più di qualche perplessit­à sull’operazione, condotta in primis dall’assessore cittadino alla Cultura, Andrea Colasio, e dall’ex vicesindac­o Lorenzoni. Un’operazione che, cedendo ai privati gli ex uffici della Sita che corrono lungo via Trieste, consente al Comune di triplicare la superficie dell’iris, portandola a più di 250 mila metri quadri. Sempre ieri intanto, la consiglier­a Eleonora Mosco (ex Forza Italia e Cambiamo con Toti) ha fatto il suo esordio tra i banchi della Lega, partito a cui si è iscritta il primo agosto scorso. (d.d’a.)

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