Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sette lezioni alla volta nel padiglione così la Fiera diventa «fabbrica» del Bo
Il grande ritorno dei corsi in presenza: tende, separè e banchi tecnologici
Ovunque, purché (soprattutto) in presenza: dopo l’antipasto di lunedì 21 con le prime lezioni di Infermieristica, l’università di Padova è ripartita ieri a pieno regime, attivando in blocco circa tremila insegnamenti per 188 diversi corsi di studi. Contando che l’85% delle lezioni si terrà totalmente o almeno in parte «dal vivo», era molta l’attesa delle alte cariche dell’ateneo patavino, rimaste piacevolmente sorprese dalla risposta degli studenti: nonostante la pioggia, infatti, molti degli iscritti hanno preferito iniziare i corsi raggiungendo di persona le rispettive sedi. Comprese quelle nuove di zecca, a cominciare dalla Fiera: l’impegno, sia economico che umano, messo in campo dall’università ha consentito di ricavare dai padiglioni 14 e 2 del complesso di via Tommaseo rispettivamente sette e tre aule da 150 posti l’una. E poco importa se al posto di muri e porte ci sono separé e tende (peraltro di prima scelta), perché in realtà sono delle vere e proprie primizie, come spiega Dario Da Re, responsabile dell’ufficio digital learning e multimedia dell’università di Padova: «Abbiamo potenziato la rete wi-fi già presente, così da garantire la migliore qualità di trasmissione audio-video anche a chi assiste alla lezione da casa. La vera innovazione sta nei singoli banchi, ognuno dotato di una sorta di ricetrasmittente dove lo studente inserisce delle cuffiette auricolari per sentire direttamente la voce del docente, il quale parla tramite un microfono ma senza casse per non disturbare gli altri insegnamenti che si svolgono in contemporanea nel padiglione». Uno stratagemma che ha piacevolmente colpito anche il rettore Rosario Rizzuto, il quale ha iniziato il proprio tour esplorativo alle varie sedi dell’ateneo proprio dal padiglione 14 della Fiera andando a dare il benvenuto alle matricole dei corsi di Informatica e Governo e Gestione delle Aziende: «Vi abbiamo atteso a lungo, perché il rapporto emozionale che si crea tra studenti e docenti è una parte fondamentale dell’apprendimento. Avevo assicurato anche al sindaco Giordani che sareste tornati in massa, e vedervi in così tanti è meraviglioso. Vi auguro successo, soddisfazione e allegria, ma soprattutto mai come quest’anno di godervi a pieno l’università di Padova».
Una gioia a cui fanno da contraltare le polemiche di Studenti per Udu, che all’esterno delle aule hanno distribuito a tutte le matricole una particolare «Controguida» con «Informazioni, suggerimenti e idee per sopravvivere al primo anno di università»: «Nei giorni precedenti alla riapertura evidenzia Agnese Maiocchi, rappresentante nel consiglio di amministrazione dell’ateneo - c’è stata un po’ di confusione nelle varie sedi: in qualche dipartimento le lezioni hanno subito bruschi cambi di orario con un tempo di preavviso minimo, in altri alcuni insegnamenti sono slittati addirittura di una settimana a causa di problemi tecnici nelle aule non ancora predisposte per l’erogazione della didattica in modalità duale. E poi ancora: altri hanno adottato la prenotazione anticipata del posto in presenza, una modalità che avevamo vivamente sconsigliato».
Le reazioni
Il rettore: «Ritrovarvi in così tanti è meraviglioso». L’udu: «Ancora troppi disagi»