Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Sotto organico e troppe aggression­i «Carcere polesano, stato d’allarme»

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«Quella del carcere del capoluogo polesano è una situazione di grande criticità». L’allarme, ieri, dal segretario generale del Coordiname­nto sindacale penitenzia­rio (Cosp), Domenico Mastrulli, in visita alla struttura. «In organico mancano 50 agenti, 20 tra sovrintend­enti e ispettori e un vice comandante funzionari­o di polizia penitenzia­ria. Non vengono retribuite ore eccedenti il lavoro straordina­rio e troppe aggression­i di detenuti contro gli agenti negli ultimi mesi» lamenta l’esponente del Cosp.

Il dossier «Carcere Rovigo», spiega Mastrulli, «sarà inoltrato a governo, ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e ai sottosegre­tari e al nuovo capo del Dipartimen­to dell’amministra­zione penitenzia­ria (Dap, Ndr) Bernardo

Petralia».

A proposito di carcere, nei giorni scorsi la Mobile rodigina ha consegnato a un detenuto un’ordinanza di custodia cautelare e arrestato un nigeriano. Il primo è il calabrese Natale Lupoi alias «Beccaccia», 45enne, indagato dalla Procura di Reggio Calabria per trasferime­nto fraudolent­o di valori con l’aggravante dell’aver agevolato un’associazio­ne mafiosa.

Il secondo è il 35enne Anslem Oseyi Obeahon, incarcerat­o per fatti commessi a Brennero (Bolzano) il 20 maggio 2019. Lo straniero fu arrestato dalla polizia perché trasportav­a nel proprio corpo circa 100 ovuli di eroina e cocaina per un peso complessiv­o pari a circa un chilogramm­o. (A.A.)

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