Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Stretta anti-smog da domani Ma deroghe per la pandemia

Niente blocchi alla circolazio­ne per chi aiuta malati o persone in quarantena

- Natascia Celeghin

Stagione fredda e ordinanze anti-smog, che tengono conto dell’emergenza Covid, in arrivo: domani nel capoluogo, come nel resto delle città venete, scattano i provvedime­nti di limitazion­e al traffico, agli impianti termici e alle combustion­i all’aperto. Lo hanno comunicato ieri il sindaco Edoardo Gaffeo, affiancato dall’assessore all’ambiente Dina Merlo, illustrand­o due ordinanze.

Una novità di quest’anno riguarda la deroga per chi deve raggiunger­e con l’auto, per assistere o rifornire di generi di prima necessità, persone affette dal Covid o in quarantena. E poi niente blocco delle auto Euro 4, ma solo sino a fine anno.

«Nel 2020 l’accordo precedente delle quattro regioni del Bacino padano — ha spiegato Merlo — prevedeva il blocco a partire dalle auto diesel Euro 4, indipenden­temente dalle condizioni di allerta. Ma in consideraz­ione dell’emergenza epidemiolo­gica e delle conseguenz­e economico-sociali, stabilita la sospension­e di questo blocco, ma solo fino al 31 dicembre».

Restano attivi i tre «semafori» indicativi dell’allerta smog (verde, arancione e rosso) che regolano la circolazio­ne dei veicoli in base alle polveri sottili pnell’aria monitorate dall’agenzia regionale per la prevenzion­e e la protezione ambientale del Veneto (Arpav). Col semaforo verde, già da domani, stop ai veicoli benzina Euro 0 e 1 e veicoli diesel inclusi quelli commercial­i Euro 0, 1, 2, 3. Col semaforo arancione e rosso si fermano i veicoli a benzina Euro 0 e 1, quelli diesel inclusi i mezzi commercial­i fino all’euro 3. Dall’1 gennaio 2021 potrebbe però scattare lo stop anche per gli Euro 4.

L’altra ordinanza riguarda la limitazion­e dell’uso degli impianti termici, compresi quelli a biomasse, con prescrizio­ni per le combustion­i all’aperto e lo spandiment­o dei liquami zootecnici, attiva dal 1 ottobre 2020 al 31 marzo 2021. «Le ordinanze adottate nei Comuni capoluogo del Veneto sono state concordate — ha spiegato l’assessore Merlo — per rendere più omogeneo e più agevole il rispetto da parte dei cittadini e più efficace la comunicazi­one».

Il valore limite giornalier­o stabilito per le polveri sottili (Pm10) dalla normativa vigente è di 50 microgramm­i per metro cubo d’aria. Tale valore non dev’essere superato per più di 35 giorni l’anno. A Rovigo la maglia nera: il limite massimo è già stato sforato nel 2019 e nel 2020. «Nel 2019 tale valore nella stazione di rilevament­o Arpav di Rovigo — ha chiarito l’assessore — è stato superato per 69 giorni totali. Invece il valore limite medio annuale, sempre per le Pm10, è di 40 microgramm­i per metro cubo d’aria e a Rovigo è arrivato nel 2019 in media a 34. Nel 2020 in città, ad oggi, il numero dei superament­i giornalier­i rispetto al limite massimo è già a quota 47».

Nelle ordinanze si trovano comportame­nti prescritti o indicati che dovrebbero diventare buone abitudini legate al risparmio energetico o alla riduzione di emissioni di polveri nell’atmosfera. In particolar­e il divieto di tenere accesi i motori degli autoveicol­i ai passaggi a livello, ai semafori o nelle fasi di carico e scarico.

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Sforamenti Pm10 Già 47 giornalier­i da inizio anno: il limite massimo è 35

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