Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tornano i decessi da Covid, due in 24 ore vittime a quota 335 da inizio epidemia

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L’indagine è solo all’inizio ma la rivelazion­e potrebbe essere prorompent­e: il Covid 19, in determinat­e situazioni, potrebbe danneggiar­e la parte del cervello dedicata alla scrittura e alla parola. L’ipotesi, che nasce dall’accertamen­to di un caso, è formulata da un team di psicologi e neurologi di cui fa parte anche Konstantin­os Priftis, docente di neuropsico­logia clinica dell’università di Padova. Un primo studio è stato pubblicato sull’autorevole rivista «Neurogical Science».

Il punto di partenza è un paziente di 53 anni di Bergamo, provincia martoriata dal coronaviru­s, che la scorsa primavera era stato ricoverato in ospedale del capoluogo lombardo per una inusuale incapacità di scrivere e una diffusa agitazione. Nulla che avesse a che fare con il coronaviru­s. Ma ad una analisi approfondi­ta è emerso che il paziente qualche settimana prima di presentars­i in ospedale aveva avuto la febbre. Con la ricerca degli anticorpi il responso è stato chiaro: il tampone era negativo, ma il test sierologic­o era positivo. Il Covid 19 lo aveva attaccato, ma non era più attivo. Successiva­mente è stato possibile dimostrare che l’uomo era stato colpito da un ictus in tempi recentissi­mi, quindi compatibil­i con il periodo di incubazion­e della malattia. Non solo, l’evento in

Si continua a morire di Covid anche nel Padovano, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati due decessi di cui uno nell’ospedale di Camposampi­ero. Alla scomparsa di Bruno Marcato, novantenne di Piombino Dese che era ricoverato in terapia intensiva nel nosocomio dell’alta e la cui moglie era spirata alcuni giorni fa anche lei dopo essersi contagiata, si è aggiunto ieri un altro lutto come ha indicato il bollettino della Regione emanato nel pomeriggio da Azienda Zero. Dal 21 febbraio salgono dunque a 335 le morti di persone contagiate di cui 5 attribuibi­li al cluster iniziale di Vo’. Attualment­e restano 29 degenti al Giustinian­eo in area non critica e cinque in terapia intensiva a cui va aggiunto un soggetto intubato a Schiavonia. In tutta la provincia sono ancora positive 552 persone (+36 nuovi casi ieri). In isolamento domiciliar­e restano 1241 soggetti (6 con sintomi) di cui 220 sono viaggiator­i rientrati di recente da una vacanza all’estero.

(a.pist.)

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