Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Offensiva contro la ludopatia
Apre domani in città il secondo sportello di aiuto in provincia dopo Adria Gioco d’azzardo problema in Polesine per 3.300 persone, solo 130 in cura
Ben 415 milioni e 555 mila euro spesi nel 2019 per il gioco d’azzardo in Polesine. Sono dati, dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, poco confortanti quelli legati alla ludopatia. La cifra vuol dire una spesa di 2.042 euro per residente maggiorenne, circa 800 euro in più della media veneta. Un allarme che porterà domani ad aprire uno sportello, anche nel capoluogo polesano, dedicato alla ludopatia riconosciuta come malattia legata al gioco d’azzardo con sintomi specifici e importanti ricadute.
«Stimiamo in circa 3.300 le persone con questa patologia — spiega il direttore generale dell’usl 5, Antonio Compostella — Ne sono consapevoli, ma non riescono ad uscirne e spesso non chiedono aiuto. Ludopatia non è qulla del comune avventore che acquista un “gratta e vinci” una volta l’anno». Il Servizio dipendenze (Serd) del Polesine sta seguendo 130 persone affette da ludopatia, 120 uomini e 10 donne, di età media superiore ai 50 anni.
Con le sovvenzioni del Fondo del Piano regionale contro il gioco d’azzardo, l’ Usl 5 «Polesana» e la Cooperativa «Terra», in collaborazione col Comune capoluogo, da domani apriranno il secondo sportello di ascolto in provincia, dedicato a chi ha problemi di ludopatia, ai loro familiari o ai volontari di associazioni attive in materia. A Rovigo, ogni venerdì dalle 16 alle 18, il Punto di ascolto nella sede dell’associazione «Nihal» in via Cavour 24. Ci sarà una psicologa che aiuterà e indirizzerà ai diversi servizi specialistici chi ne avesse bisogno.
Un altro sportello è operativo, già da giugno, ad Adria tutti i giovedì dalle 16.30 alle 18.30 allo Sportello delle Opportunità, in via Manzoni 1, in collaborazione con l’associazione «Effatà». L’accesso al servizio è gratuito e anonimo.
A Rovigo obbligatoria la prenotazione via email a rovigo.gap@coopterra.it o al telefono al 3883271661 (anche Whatsapp).
La richiesta alle istituzioni d’intervenire arriva anche da Samuel Scavazzin, segretario generale della Cisl di Padova e
Rovigo. «Molto di più si potrebbe fare a livello locale — dice il sindacalista — Alcuni Comuni hanno adottato interventi di natura sociale come l’obbligo del “distanziometro” di chi offre gioco d’azzardo da luoghi sensibili come scuole, chiese, compro oro e palestre o una limitazione oraria di apertura degli esercizi. Una collaborazione tra istituzioni locali, sanitarie e parti sociali potrebbe portare a soluzioni positive».
Intanto le vincite continuano in Polesine. Come ieri a Fiesso Umbertiano al Superenalotto con l’estrazione di martedì scorso dov’è stato centrato un 5 da 18.441,91 euro. La giocata vincente, riporta Agipronews, al «Tabacchi Frigato», in via Verdi 344.