Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Vini e vignaioli Green

In edicola per due mesi con il Corriere la guida al bere sostenibil­e firmata da Ferraro e Gardini. Volti e storie, dalle donne all’ex allenatore di calcio

- Di Antonino Padovese

«Nessuno può dire come l’ultima pandemia cambierà i consumi. Ma è chiaro che al mondo del vino servirà un rapporto sempre più rispettoso verso la natura». Lo scrive Luciano Ferraro, caporedatt­ore centrale del Corriere della Sera e autore, con il sommelier Luca Gardini, della guida I migliori 100 vini e vignaioli d’italia 2021 (in edicola per due mesi da ieri con il Corriere al prezzo di 12,90 euro più il costo del quotidiano). In un anno, il 2020, «tormentato al punto da sembrare senza fine», la guida enoica di Ferraro e Gardini non propone solo il ritratto di 100 vini e vignaioli d’italia ma va oltre. Nell’ottica di un rapporto nuovo e tutto da «ricostruir­e» con l’ambiente, in ogni scheda il produttore ha indicato un impegno della propria cantina per la sostenibil­ità, un’«azione verde». Sfogliate una dopo l’altra, le schede sulle cantine (tutte corredate da un Qr code che punta al sito delle aziende) descrivono quello che gli autori chiamano nell’introduzio­ne «un piccolo catalogo di pratiche basate sul recupero di tradizioni dell’ambiente».

In Veneto Luciano Ferraro dà molto spazio alle donne, come Marilisa Allegrini, la «tenacia gentile del Nordest», o Elvira Bortolomio­l, l’ex ragazza ribelle che porta avanti il lavoro rivoluzion­ario del padre Giuliano sul Prosecco assieme alle tre sorelle. O ancora Marinella Camerani, che ha iniziato a occuparsi di vino 30 anni fa perché aveva «bisogno di essere libera». La guida contiene i grandi nomi del vino veneto come Giancarlo Moretti Polegato, che ricorda come 50 anni fa il Prosecco si bevesse ancora scaraffato, mentre ora «i nostri vini vengono affinati per anni». C’è Gianluca Bisol con i nuovi vini che nascono con le viti dell’isola di Mazzorbo; Primo Franco, il «gentiluomo del Prosecco»; Sandro Boscaini, «Mister Amarone», a capo della prima società produttric­e di vino quotata in Borsa; Fausto Maculan, «veronellia­no della prima ora», famoso per il Torcolato e il suo Fratta ma presente nella guida con il vespaiolo Valvolpara e con la rinascita di un’etichetta che aveva entusiasma­to Marchesi, il Prato di Canzio.

Leggere i ritratti firmati da Luciano Ferraro, curatore del blog Divini, significa entrare nella storia delle famiglie venete, capaci di anticipare novità e di lavorare adattandos­i ai tempi nuovi senza snaturarsi, come ha fatto Luca Ferraro (Bele Casel), che produce il

Prosecco Colfondo e lo racconta ogni giorno su Instagram. O Alberto Serena, che ha riportato in vita i filari della settecente­sca Villa Contarini ad Asolo. Entra in guida anche l’ex allenatore di calcio Nevio Scala, che, come ha detto a Ferraro, «finita la parentesi calcistica dal 1965 al 2015», si è «rituffato nell’agricoltur­a». Con i soldi del pallone ha acquistato gli ettari di terreno dove coltiva le viti e produce, tra gli altri, un’etichetta che si chiama «Còntame», («raccontami» in veneto), garganega «meditativo e ciarliero». I ricordi affiorano anche nel ritratto del veronese Tiziano

Castagnedi (Tenuta Sant’antonio), quando parla dei primi soldi pagati dalla cooperativ­a sociale, poche lire al chilo 24 anni fa. In tema di sostenibil­ità, oggi la cantina produce i quattro vini della gamma Télos, tutti senza solfiti. E poi c’è il manager Ettore Nicoletto, che ha portato al successo Santa Margherita e che ora ha raccolto l’eredità di Emilio Pedron a Bertani. Le aziende venete sono impegnate tutte in azioni verdi, da chi ha intrapreso la strada dei vitigni resistenti a chi favorisce il ripopolame­nto di volatili per il naturale controllo degli insetti o ricrea le aree boschive di essenze autoctone a chi usa pannelli solari e una centrale idroelettr­ica per ridurre l’impatto ambientale.

La guida in edicola col Corriere contiene, oltre alla tradiziona­le classifica di Luca Gardini, anche un elenco di produttori dei vini naturali, sempre firmato dal sommelier autore del portale in lingua inglese gardininot­es.com. In quelli che il critico chiama «punto di incontro tra passato e presente, tra antica sapienza contadina e conoscenza moderna», spiccano tantissime etichette del Friuli Venezia Giulia.

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Sotto, i due autori della guida: Luciano Ferraro e Luca Gardini
(ph. Arcangelo Piai) Nel verde Nella foto grande, la vendemmia eroica sulle colline del Prosecco superiore Sotto, i due autori della guida: Luciano Ferraro e Luca Gardini

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