Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bar, movida e mascherine «Patto con i titolari dei locali per evitare misure drastiche»
Incontro Bonavina-esercenti. Più controlli dei vigili in piazza dei Signori
Patti chiari, amicizia lunga. È stato un incontro molto schietto quello che si è tenuto l’altro pomeriggio, nella Sala Anziani di Palazzo Moroni, tra l’assessore cittadino alla Sicurezza, Diego Bonavina, il vicecomandante della Polizia Municipale, Cristiano Rosini, il segretario provinciale dell’appe, Filippo Segato, e i titolari dei tredici bar che si affacciano su piazza dei Signori. Ovvero il luogo simbolo della movida padovana, occupato pressoché interamente dai plateatici dei locali, alcuni dei quali già sanzionati con multe da 400 euro e chiusure forzate di cinque giorni per il mancato rispetto delle direttive sanitarie anti-coronavirus. «Visto che, anche nella nostra città, il numero di contagi è in continua crescita - spiega Bonavina - e che stiamo probabilmente andando incontro a una nuova ondata della pandemia da Covid-19, abbiamo ritenuto opportuno mettere in guardia gli esercenti, chiedendo loro di essere i primi a dare l’esempio nell’osservanza delle normative anti-coronavirus. La nostra richiesta, in sostanza, è stata quella di indossare sempre la mascherina e di essere molto rigorosi nel farla sempre indossare ai loro clienti, invitandoli inoltre a evitare assembramenti e quindi a mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro sia quando si è seduti al tavolo che quando si è in piedi di fronte al locale». In questo senso, già nelle prossime sere, in vigili urbani intensificheranno i controlli tanto in piazza dei Signori quanto nelle altre zone calde della movida cittadina, come le vicine
L’impegno
L’assessore: «Abbiamo chiesto rigore nel far osservare gli obblighi su protezioni e distanziamenti» M5S: «Giordani abbia più coraggio»
piazza Duomo e piazza Capitaniato. «Ma il nostro obiettivo - puntualizza ancora Bonavina - non è dare multe e imporre chiusure forzate. Vogliamo semplicemente far capire a tutti, a partire proprio dagli esercenti e dai loro clienti, che stiamo affrontando una fase molto delicata e che, per scongiurare l’applicazione di misure drastiche come già sta avvenendo in tante città, serve la collaborazione e il senso di responsabilità di ogni singola persona». Parole, quelle dell’assessore, condivise in toto dal segretario provinciale dell’appe: «Devo dire che da un paio di mesi, cioè da quando la delega alla Sicurezza è stata assegnata a Bonavina, si respira un clima molto più sereno tra i baristi e gli agenti della Polizia Municipale. Premesso questo - ribadisce Segato - la stragrande maggioranza degli esercenti si è sempre comportata in maniera corretta, rispettando e facendo rispettare le direttive anti-contagio. E se qualcuno, come successo, ha sbagliato, non è giusto criminalizzare un’intera categoria, che peraltro è una di quelle che ha più sofferto il lungo periodo di lockdown». Segato, poi, specifica: «I baristi sono responsabili di quello che accade all’interno dei locali e nell’area occupata dai plateatici. Ma non possono diventare il capro espiatorio anche per quello che avviene, ad esempio, sulla scalinata della Loggia della Gran Guardia - scandisce il segretario provinciale dell’appe - dove ogni sera si ammassano centinaia di ragazzini che si portano da bere direttamente da casa». Intanto, dopo che il sindaco Sergio Giordani non ha escluso l’ipotesi adottare un’ordinanza simile a quella emanata dal suo collega di Bologna, Virginio Merola (ovvero obbligo di mascherina all’aperto in centro storico durante il weekend), il capogruppo del M5S a Palazzo Moroni, Giacomo Cusumano, invita il primo cittadino a «dimostrare più coraggio»: «La mascherina all’aperto va sempre fatta indossare - ammonisce il consigliere grillino senza distinzione di giorni né di orari».