Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Bar, movida e mascherine «Patto con i titolari dei locali per evitare misure drastiche»

Incontro Bonavina-esercenti. Più controlli dei vigili in piazza dei Signori

- Davide D’attino

Patti chiari, amicizia lunga. È stato un incontro molto schietto quello che si è tenuto l’altro pomeriggio, nella Sala Anziani di Palazzo Moroni, tra l’assessore cittadino alla Sicurezza, Diego Bonavina, il vicecomand­ante della Polizia Municipale, Cristiano Rosini, il segretario provincial­e dell’appe, Filippo Segato, e i titolari dei tredici bar che si affacciano su piazza dei Signori. Ovvero il luogo simbolo della movida padovana, occupato pressoché interament­e dai plateatici dei locali, alcuni dei quali già sanzionati con multe da 400 euro e chiusure forzate di cinque giorni per il mancato rispetto delle direttive sanitarie anti-coronaviru­s. «Visto che, anche nella nostra città, il numero di contagi è in continua crescita - spiega Bonavina - e che stiamo probabilme­nte andando incontro a una nuova ondata della pandemia da Covid-19, abbiamo ritenuto opportuno mettere in guardia gli esercenti, chiedendo loro di essere i primi a dare l’esempio nell’osservanza delle normative anti-coronaviru­s. La nostra richiesta, in sostanza, è stata quella di indossare sempre la mascherina e di essere molto rigorosi nel farla sempre indossare ai loro clienti, invitandol­i inoltre a evitare assembrame­nti e quindi a mantenere la distanza interperso­nale di almeno un metro sia quando si è seduti al tavolo che quando si è in piedi di fronte al locale». In questo senso, già nelle prossime sere, in vigili urbani intensific­heranno i controlli tanto in piazza dei Signori quanto nelle altre zone calde della movida cittadina, come le vicine

L’impegno

L’assessore: «Abbiamo chiesto rigore nel far osservare gli obblighi su protezioni e distanziam­enti» M5S: «Giordani abbia più coraggio»

piazza Duomo e piazza Capitaniat­o. «Ma il nostro obiettivo - puntualizz­a ancora Bonavina - non è dare multe e imporre chiusure forzate. Vogliamo sempliceme­nte far capire a tutti, a partire proprio dagli esercenti e dai loro clienti, che stiamo affrontand­o una fase molto delicata e che, per scongiurar­e l’applicazio­ne di misure drastiche come già sta avvenendo in tante città, serve la collaboraz­ione e il senso di responsabi­lità di ogni singola persona». Parole, quelle dell’assessore, condivise in toto dal segretario provincial­e dell’appe: «Devo dire che da un paio di mesi, cioè da quando la delega alla Sicurezza è stata assegnata a Bonavina, si respira un clima molto più sereno tra i baristi e gli agenti della Polizia Municipale. Premesso questo - ribadisce Segato - la stragrande maggioranz­a degli esercenti si è sempre comportata in maniera corretta, rispettand­o e facendo rispettare le direttive anti-contagio. E se qualcuno, come successo, ha sbagliato, non è giusto criminaliz­zare un’intera categoria, che peraltro è una di quelle che ha più sofferto il lungo periodo di lockdown». Segato, poi, specifica: «I baristi sono responsabi­li di quello che accade all’interno dei locali e nell’area occupata dai plateatici. Ma non possono diventare il capro espiatorio anche per quello che avviene, ad esempio, sulla scalinata della Loggia della Gran Guardia - scandisce il segretario provincial­e dell’appe - dove ogni sera si ammassano centinaia di ragazzini che si portano da bere direttamen­te da casa». Intanto, dopo che il sindaco Sergio Giordani non ha escluso l’ipotesi adottare un’ordinanza simile a quella emanata dal suo collega di Bologna, Virginio Merola (ovvero obbligo di mascherina all’aperto in centro storico durante il weekend), il capogruppo del M5S a Palazzo Moroni, Giacomo Cusumano, invita il primo cittadino a «dimostrare più coraggio»: «La mascherina all’aperto va sempre fatta indossare - ammonisce il consiglier­e grillino senza distinzion­e di giorni né di orari».

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Clienti ai tavolini Spritz in piazza dei Signori: la giunta comunale vuole che i titolari dei bar siano più severi nel far rispettare le regole anticovid su distanziam­ento e mascherine

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