Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Anche a noi poteri sul bottone rosso»
La chiamata del presidente della Repubblica. Martella: massima attenzione alla città
Non ha dormito molto. «Mi sono sognato che col taxi stavo andando a Malamocco, quando un’onda gigantesca, tipo tsunami, mi veniva incontro. Ho preso il comando della barca andando a riva, poi mi sono svegliato, ma erano le 4 e mezza, e da allora non ho più dormito, era una giornata importante...».
Il sindaco Luigi Brugnaro a Malamocco c’è stato davvero, l’onda gigantesca però non l’ha vista, «abbiamo vissuto invece una giornata storica», dice. «I “no” a tutto sono stati sconfitti, abbiamo dimostrato che la tecnologia e la scienza vincono. Dovremo continuare a lavorare perché il Mose non è ancora completato però con oggi Venezia comincia a vedere uno spiraglio». La priorità per il sindaco è concludere i lavori, nel frattempo bisogna pensare alle manutenzioni, e c’e il tema della gestione. «Compiti che, parallelamente alla complessiva salvaguardia, attraverso tutti gli interventi complementari necessari, spetteranno alla nuova Autorità per Venezia — interviene il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Andrea Martella — L’attenzione nazionale per Venezia è al livello massimo ed il successo ottenuto oggi dimostra che questo è il metodo giusto per garantire a Venezia un futuro sereno e di rilancio». Le distanze però tra Ca’ Farsetti e governo ci sono tutti, al sindaco e al presidente della Regione Luca Zaia non sono andati giù i termini con cui è stata composta l’agenzia che «pone in ruolo marginale gli enti territoriali». « E’ impensabile che la città resti esclusa, è un esproprio che non conviene a nessuno. Per questo sono fiducioso che nei prossimi mesi si riesca a trovare una soluzione», dice il sindaco. Dalla sua Brugnaro sembra avere anche l’appoggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ieri mattina ha chiamato il sindaco manifestando la sua vicinanza e attenzione per la città. «Mi auguro ora che qualcuno dica qualcosa sul porto», rilancia. Mercoledì prossimo infatti ci sarà una manifestazione dei lavoratori e delle imprese preoccupati per il futuro, dallo scavo dei canali alle crociere. «Il sistema è integrato, per cui non si può affrontare una cosa senza tutto il resto. Ricordo che c’è ancora il tema delle grandi navi, che qualcuno voleva risolvere tra sei mesi. Abbiamo sconfitto i No Mose, ricordo ancora gli striscioni con le scritte “Brugnaro dimettiti”, adesso sconfiggeremo anche i No navi». E’ l’accelerazione che chiede Ca’ Farsetti guardando già a domani (non a caso il sindaco ha continuato a chiedere i 150 milioni all’anno per la salvaguardia). «Un successo per tutta la città — interviene il prefetto Vittorio Zappalorto — Merito del provveditore Cinzia Zincone e del commissario Elisabetta Spitz, ma bisogna ringraziare anche tutti i tecnici del Consorzio Venezia Nuova, professionali e competenti. Il merito va anche al sindaco che ha voluto al cabina di regia facendo da pungolo a tutti i soggetti coinvolti». Aggiunge il governatore Luca Zaia: «Si tratta di un’opera che è costata molto dal punto di vista finanziario e non solo. Almeno la rassicurazione che funziona davvero e che serva a Venezia».
Coro unanime del governo. Dice il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli: «Un risultato importante che insieme alle autorità locali abbiamo voluto con determinazione dopo i danni del novembre scorso: presidio e tutela costante per una città patrimonio dell’umanità». «In un giorno in cui il nostro Paese è flagellato dal maltempo, questa notizia rappresenta una speranza — aggiunge il ministro per i rapporti con il parlamento Federico D’incà — . Dopo l’acqua granda il governo ha accelerato rispettando una tabella di marcia che sta portando finalmente a termine un’opera attesa per troppi anni». ( f. b.)