Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Frane e alberi caduti, Alemagna chiusa per ore

- Gioli

Tanto tuonò che piovve. Poco. Meno delle previsioni della Protezione civile regionale che per il Bellunese, soprattutt­o in Valbelluna, indicava allerta rossa per rischio idrogeolog­ico elevato. Ci si aspettava, a partire dalla tarda mattinata di ieri, dai 130 ai 150 millimetri di acqua, con punte di 300. Ne è venuta giù invece meno della metà. Meglio così, visto che il ricordo della devastazio­ne di Vaia è ancora ben presente nei bellunesi. Qualche disagio c’è stato, soprattutt­o a causa del vento, che ha abbattuto alcuni alberi. Come i 4 che ieri, poco dopo l’abitato di Valle di Cadore, hanno bloccato per oltre un’ora la Statale 51 di Alemagna, che tra cantieri e disagi per il meteo sembra non avere pace. Fino al tardo pomeriggio la centrale provincial­e dei vigili del fuoco ha contato 36 interventi. Tutti di piccola entità. Ieri la prefettura aveva diramato l’ordine di chiudere le scuole in 18 comuni della Valbelluna. Ma sarebbero, probabilme­nte, potute rimanere aperte. Sui social lo sfogo di alcuni genitori, mentre oggi continua l’allerta arancione. Commenta il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro: «Vale il principio della massima prudenza, abbiamo ancora ben presente cosa successe con Vaia e le polemiche di allora per la chiusura delle scuole, che salvò invece molte vite. Certo bisogna calibrare al meglio la comunicazi­one emergenzia­le, altrimenti c’è il rischio che alla lunga gli allarmi non vengano più presi sul serio».

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