Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Auto contro il bus: donna muore schiacciata tra le lamiere
La curva dall’angolo traditore, l’asfalto bagnato dalla pioggia che, ieri mattina, cadeva fitta su tutto il Veneziano. E l’autobus, alto e massiccio, come un muro, che arrivava proprio in quel momento dalla direzione contraria, che occupava proprio nello stesso istante la carreggiata opposta. Quando l’ambulanza del 118 è arrivata per Raffaella Cordì non c’era più niente da fare. La sua auto aveva avuto la peggio nello spaventoso frontale con l’autobus di linea contro cui era finita la sua sbandata. La tragedia si è consumata ieri, poco prima di mezzogiorno, a Marano di Mira, nel Veneziano. L’incidente subito dopo una curva di via Bacchin, una strada che nasce dalla lunghissima via Miranese, che parte da Mestre, nel Comune di Venezia, per arrivare fino al Padovano; un tratto di strada pericoloso, ieri reso anche più infido dalla pioggia: l’asfalto è liscio, anche troppo dritto prima delle curve, oltre i guardrail non c’è niente, solo erba alta da entrambe le parti. La Fiat della 22enne muoveva da Marano in direzione del centro di Mira, l’autobus Actv della linea 56 - che fa servizio scolastico fino a Dolo avanzava sulla corsia opposta; dietro il mezzo pubblico, un’altra automobile con a bordo tre persone, solo lievemente ferite quando, nello schianto, hanno finito per tamponare l’autobus.
Raffaella con ogni probabilità non è riuscita a riprendere il controllo dell’auto dopo la curva, gli pneumatici hanno slittato sul bagnato e si è trovata sulla strada del bus, che l’ha travolta, distruggendo la sua Bravo. Il mezzo Actv si è a sua volta piegato, il pannello parabrezza si è staccato e il conducente, classe 1980, residente a Mira, è rimasto incastrato al posto di guida fino all’arrivo dei soccorsi. Sconvolto, l’autista è stato portato in ospedale per un controllo, mentre i tre feriti nell’auto che seguiva il mezzo pubblico non hanno avuto bisogno del pronto soccorso. Vigili del fuoco, carabinieri e sanitari del Suem non hanno però potuto fare nulla per la ragazza:
Raffaella aveva 22 anni, era arrivata nel Veneziano solo a metà settembre, assieme al suo ragazzo Alex; lui ha trovato lavoro come operaio in provincia di Venezia, ma è originario di Reggio Calabria, mentre lei era della provincia di Catanzaro. Il mese scorso la coppia aveva completato il trasferimento, aveva trovato casa proprio a Mira, lasciandosi tutti gli affetti a centinaia di chilometri di distanza. I due non hanno neanche avuto il tempo di conoscere i nuovi vicini o di avviare un giro di frequentazioni, tanto che ieri i carabinieri hanno faticato per riuscire a rintracciare i parenti della 22enne.