Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Commosso ora il “pilota” Manutenzione fondamentale»
Non ha perso un attimo del sollevamento, in diretta su un emittente privata, poi si è commosso. «Non mi sono mai immaginato il contesto della prima volta, ma ero sicuro che funzionasse», confessa Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani, che ha patteggiato 2 anni nell’inchiesta sulle tangenti e le false fatture legate al Mose. «Il Mose funziona come mi aveva assicurato il povero Mazzacurati — commenta l’avvocato dell’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Battista Muscari Tomaioli — E’ una sberla in faccia ai detrattori ed alle malelingue, che oggi dovranno tacere godendosi una passeggiata in piazza San Marco anche senza stivali». Il problema che si pone adesso è quello di farlo funzionare sempre, o come metaforicamente dice Baita «bisogna saperlo guidare e definire il pilota che ancora non c’è». Il lavoro finora è stato fatto dai tecnici (i meccanici ai box), quello di ieri è stato il giro di prova, ora bisogna vedere il pilota in gara. «Nei prossimi giorni ci sarà l’approvazione del decreto che istituisce l’autorità che farà chiarezza su gestione, manutenzione e costruzione — dice l’ex presidente della Mantovani — l’assetto definito da Mazzacurati era equivoco, si erano persi i confini». E si definiranno anche fondi e competenze per la manutenzione. Riflette Baita: «I problemi di oggi sono dovuti alla scarsa manutenzione, la bocca di Treporti è pronta dal 2013, poi è stata lasciata la, potevano copiare il modello e riproporlo nelle altre, non ci avrebbero messo sette anni a finire i lavori. C’è la manutenzione conservativa, quella ordinaria programmata in base alla durata tecnica dei componenti e quella straordinaria, quando le parti vanno sostituite».