Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Scaraventa­ta a terra senza motivo. Che paura»

- Andrea Pistore

«Amo troppo la mia città per farmi intimorire da certi episodi: continuerò a viverla a pieno, ma lo spavento è stato inevitabil­mente tanto». A parlare è Laura (nome di fantasia), barista in un noto locale del centro storico di Padova, che ci racconta l’aggression­e subita nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 nella centraliss­ima via Roma. «Erano circa le 2 - racconta - e mi stavo dirigendo a bordo del mio monopattin­o elettrico verso Prato della Valle per tornare a casa: faccio sempre quella strada, e non ho mai avuto paura. Ero all’altezza della chiesa di Santa Maria dei Servi quando all’improvviso un clochard di circa 50 anni si è lanciato verso di me colpendomi e facendomi cadere. Una volta a terra ho iniziato a urlargli dietro mentre lui mi fissava con occhi spiritati: ero impaurita, ma fortunatam­ente sono intervenut­i in mio soccorso cinque-sei ragazzi nordafrica­ni, che hanno subito preso le mie difese allontanan­do a calci il mio cellulare e ho chiamato il 113 - prosegue Bertin - intanto abbiamo iniziato a seguirli fino a via Donatello tenendoci a debita distanza ma a quel punto li abbiamo persi di vista. In pochi minuti è arrivata aggressore, che si è dileguato sfruttando Galleria Tito Livio per scappare a gambe levate. I ragazzi mi hanno quindi aiutata a rialzarmi, chiedendom­i se stavo bene: non ho davvero idea di cosa possa essere scattato nella mente di quel senzatetto. Ho rimediato un occhio nero e un livido sul fianco, ma poteva andare anche peggio: devo davvero molto ai miei salvatori, spero di poterli rivedere per ringraziar­li». (g.f.p.) una gazzella dei carabinier­i e ci ha detto di aspettarli all’altezza del Santo. Nel frattempo sono intervenut­e altre auto dei militari e in una di queste erano seduti due dei tre giovani che ci avevano aggredito».

Bloccati dai carabinier­i in via Cesarotti, sono finiti in manette per rapina aggravata in concorso Haitam Lakhlifi, ventenne marocchino nato a Este e residente a Casale di Scodosia, e Zakaria Zahouani, 19 anni, marocchino che vive a Montagnana. Addosso avevano i soldi in contanti sottratti poco prima e che si erano già spartiti: nel tentativo di farla franca si erano liberati delle banconote all’interno dell’abitacolo della gazzella dei carabinier­i che però poi hanno rinvenuto il denaro sotto le scarpe. A incastrarl­i definitiva­mente è stato il riconoscim­ento fotografic­o, l’abbigliame­nto e la descrizion­e di tutti i particolar­i forniti dalle due vittime. Entrambi sono detenuti al Due Palazzi mentre il terzo giovane rapinatore, che è in via di identifica­zione, è tuttora ricercato.

Ieri Nicolò è rimasto tutto il giorno in casa con i genitori nella sua abitazione di Santa Rita, ricevendo i compliment­i da parte di tanti amici per lo spirito di reazione. «Forse ho agito un po’ di istinto, forse è stato un azzardo seguirli ma almeno adesso sono in carcere. Continuerò a bazzicare il centro ma di sicuro non farò più a piedi da solo quel tratto di strada, anche perché ho un po’ di paura che questi soggetti presto tornino liberi e mi possano trovare in giro».

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Studente Nicolò Bertin, 22 anni, uno dei due rapinati che poi hanno avvertito i carabinier­i

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