Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Scaraventata a terra senza motivo. Che paura»
«Amo troppo la mia città per farmi intimorire da certi episodi: continuerò a viverla a pieno, ma lo spavento è stato inevitabilmente tanto». A parlare è Laura (nome di fantasia), barista in un noto locale del centro storico di Padova, che ci racconta l’aggressione subita nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 nella centralissima via Roma. «Erano circa le 2 - racconta - e mi stavo dirigendo a bordo del mio monopattino elettrico verso Prato della Valle per tornare a casa: faccio sempre quella strada, e non ho mai avuto paura. Ero all’altezza della chiesa di Santa Maria dei Servi quando all’improvviso un clochard di circa 50 anni si è lanciato verso di me colpendomi e facendomi cadere. Una volta a terra ho iniziato a urlargli dietro mentre lui mi fissava con occhi spiritati: ero impaurita, ma fortunatamente sono intervenuti in mio soccorso cinque-sei ragazzi nordafricani, che hanno subito preso le mie difese allontanando a calci il mio cellulare e ho chiamato il 113 - prosegue Bertin - intanto abbiamo iniziato a seguirli fino a via Donatello tenendoci a debita distanza ma a quel punto li abbiamo persi di vista. In pochi minuti è arrivata aggressore, che si è dileguato sfruttando Galleria Tito Livio per scappare a gambe levate. I ragazzi mi hanno quindi aiutata a rialzarmi, chiedendomi se stavo bene: non ho davvero idea di cosa possa essere scattato nella mente di quel senzatetto. Ho rimediato un occhio nero e un livido sul fianco, ma poteva andare anche peggio: devo davvero molto ai miei salvatori, spero di poterli rivedere per ringraziarli». (g.f.p.) una gazzella dei carabinieri e ci ha detto di aspettarli all’altezza del Santo. Nel frattempo sono intervenute altre auto dei militari e in una di queste erano seduti due dei tre giovani che ci avevano aggredito».
Bloccati dai carabinieri in via Cesarotti, sono finiti in manette per rapina aggravata in concorso Haitam Lakhlifi, ventenne marocchino nato a Este e residente a Casale di Scodosia, e Zakaria Zahouani, 19 anni, marocchino che vive a Montagnana. Addosso avevano i soldi in contanti sottratti poco prima e che si erano già spartiti: nel tentativo di farla franca si erano liberati delle banconote all’interno dell’abitacolo della gazzella dei carabinieri che però poi hanno rinvenuto il denaro sotto le scarpe. A incastrarli definitivamente è stato il riconoscimento fotografico, l’abbigliamento e la descrizione di tutti i particolari forniti dalle due vittime. Entrambi sono detenuti al Due Palazzi mentre il terzo giovane rapinatore, che è in via di identificazione, è tuttora ricercato.
Ieri Nicolò è rimasto tutto il giorno in casa con i genitori nella sua abitazione di Santa Rita, ricevendo i complimenti da parte di tanti amici per lo spirito di reazione. «Forse ho agito un po’ di istinto, forse è stato un azzardo seguirli ma almeno adesso sono in carcere. Continuerò a bazzicare il centro ma di sicuro non farò più a piedi da solo quel tratto di strada, anche perché ho un po’ di paura che questi soggetti presto tornino liberi e mi possano trovare in giro».