Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sanzione per 5 giorni al noto locale di Vigonza I titolari: dispiaciuti, assumeremo steward
Potrà riaprire solo domani il Movembik di Vigonza, uno dei locali più noti dell’hinterland, chiuso dalla polizia per 5 giorni dopo che sono state accertate alcune violazioni delle norme anticovid. Il lounge bar che si affaccia sulla centralissima via Cavour e che fino a tarda sera funge da ritrovo per centinaia di giovani, ha subito la scorsa settimana un controllo da parte degli agenti che hanno riscontrato alcune irregolarità. Peraltro nel Padovano, come nel resto della regione i contagi continuano a crescere (+29 nuovi positivi ieri), il sindaco Sergio Giordani è pronto a firmare un’ordinanza per la mascherina obbligatoria in città anche all’aperto (ne parliamo a pagina 6) e si preannunciano sempre più stringenti le verifiche sulla movida.
Il blitz che ha portato al blocco dell’attività del Movembik è scattato due venerdì fa dopo una serie di esposti da parte dei residenti che lamentavano continui assembramenti. I poliziotti hanno appurato l’assenza di stazioni igienizzanti all’ingresso del plateatico del locale, un distanziamento minimo tra i tavoli quasi tutti occupati dai clienti, l’ampliamento oltre il consentito dell’area di somministrazione e la mancanza degli etilometri a disposizione degli avventori. Il tutto è costato anche una sanzione da 400 euro oltre che l’obbligo di tenere le serrande abbassate dallo scorso mercoledì. «Siamo aperti da più di 16 anni- spiega il titolare Nicola Ugelmo - il mio è un locale a posto, dove non gira droga e dove siamo attenti a tutto ma purtroppo il Covid non riusciamo a controllarlo». Chi frequenta il Movembik sa che la piazzetta antistante dove sono sistemati i tavolini è all’interno di uno spazio condominiale a uso pubblico, motivo per il quale il titolare spiega di non aver provveduto all’isntallazione delle colonnine per il gel: «Essendo un’area non mia non ho pensato che fosse necessario mettere a disposizione l’igieto nizzante - prosegue - ora siamo già a norma. Cercheremo anche di delimitare le aree di accesso e di uscita con del nastro giallonero, assumendo due steward e mettendo le transenne all’ingresso così da regolare i flussi». Samuele Rigoni, che ha la gestione diretta del locale, è rimasto molto dispiaciuto: «Avevamo lavorato bene tutta l’estate in accordo anche con i carabinieri e il Comune. Al momendel controllo c’era tanta gente, forse potevano sembrare assembrati, ma erano tutti seduti e con la mascherina. Dispiace perdere un fine settimana di lavoro in un periodo così duro. Per fortuna poco distante gestiamo anche il Barrique Caffè e in queste sere abbiamo dirottato lì i clienti che avevano prenotato».