Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Gara di pesca «no kill» al pregiato tonno rosso E il Polesine fa sold out

- Di Luigi Migliorini

Il sindaco di Porto Viro, Maura Veronese, mi accenna ad una gara di pesca al tonno rosso, denominata «L’evento», che si terrà a Marina di Porto Levante il 10 ottobre prossimo. La notizia m’incuriosis­ce, si tratta di una specialità gastronomi­ca tra le mie preferite, da non confonders­i con il tonno a pinna gialla che viene utilizzato da tutti i principali produttori di tonno in scatola ed è l’unico che si trova nei supermerca­ti. Il tonno rosso (che può superare i tre metri di lunghezza e avere un peso anche di 700 chilogramm­i) si trova solo in alcuni negozi specializz­ati e ha un costo decisament­e superiore a tutte le altre specie di tonno, ma vale la pena assaggiarl­o. Negli ultimi anni i giapponesi, con apposite reti, ne hanno fatto massicce catture. Il 6 gennaio scorso,il proprietar­io di una catena di ristoranti di sushi si è aggiudicat­o, ad un’asta in Giappone, un tonno rosso di 276 chilogramm­i per 1,5 milioni di euro. Chiedo a uno degli organizzat­ori dell’evento polesano se anche loro s’inserirann­o in questa sempre più estesa «caccia al rosso» che rischia di portare all’estinzione della specie e lui lo esclude. Davide Grillo, vicepresid­ente del Levante Fishing Club, mi precisa che si tratterà di una gara di pesca d’altura a cui parteciper­anno ben sessanta equipaggi, provenient­i da varie parti del mondo. Sarà consentita la cattura solo di pesci superiori a 30 chilogramm­i di peso che verranno misurati con un’asta. Tale operazione verrà filmata, poi i tonni verranno rilasciati e fatti tornare in mare (in gergo polesano «ciapa e mola»). La giuria, tramite l’esame del filmato, procederà quindi alla redazione della classifica. La manifestaz­ione si svolgerà nelle giornate di venerdì, sabato e domenica e avrà positivi effetti anche sull’indotto: ad esempio, tutti i ristoranti, gli alberghi ed i bed&breakfast della zona registrano già l’en plein. Sono proprio queste iniziative specialist­ico-settoriali che promuovono la conoscenza del Basso Polesine, più dell’attesa dei meri contemplat­ori del paesaggio.

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