Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

UNA SFIDA DA VINCERE INSIEME

- di Antonino Padovese

No, Trieste per nulla al mondo avrebbe potuto rinunciare alla sua festa. La Barcolana è sempre stata, sin dalle prime edizioni, un grande momento di condivisio­ne per la città e per i propri residenti. Negli ultimi anni, la festa si era talmente allargata da far entrare la Barcolana nel Guinness dei primati come regata più grande al mondo per numero di partecipan­ti. Nell’anno del Covid, non ci sarà nessun nuovo record sul numero delle barche iscritte. Ma altri sono i segnali da cogliere.

La Barcolana, al contrario di altri eventi sportivi, non è mai stata messa in dubbio: il distanziam­ento naturale in mare fra una barca e l’altra permette agli equipaggi di limitare i contatti. Allo stesso tempo, era necessario rivedere molte delle attività che venivano organizzat­e a terra. E qui la Società velica di Barcola e Grignano ha fatto importanti investimen­ti nel campo del digitale, dalle iscrizioni online al briefing sui social alle proteste e ai ricorsi via Skype. I possibili assembrame­nti sulle Rive sono stati evitati coinvolgen­do ancora di più la città e la sua offerta gastronomi­ca, che in questi mesi ha applicato le linee guida del governo e della Regione. In un anno in cui sono saltati i grandi appuntamen­ti fieristici, la Barcolana rimane un momento di confronto per chi ama la vela e in generale per la nautica. Così, stupisce non poco il fatto che, ancora a primavera, Genova avesse deciso di posticipar­e il Salone nautico da settembre alla prima metà di ottobre, esattament­e nel periodo in cui Trieste si anima con le iniziative collateral­i della Barcolana. Questo nonostante una sinergia sempre più forte maturata negli ultimi anni fra Tirreno e Adriatico, mari oggi collegati solo da una regata virtuale ma un domani, forse, da future e preziose collaboraz­ioni. Il segnale più importante che si coglie alla vigilia del grande appuntamen­to di domenica, è però riassunto dallo slogan di questa edizione, ben raffigurat­o nel manifesto di Lorenzo Mattotti: «together», insieme. È solo da una volontà comune, da un grande spirito di collaboraz­ione fra organizzat­ori e realtà cittadine, fra i regatanti e il mondo della nautica, che questa manifestaz­ione ha potuto essere confermata, per la gioia dei triestini che regaterann­o e di quelli che assisteran­no dalle Rive. Perché, nell’anno in cui il virus ci ha costretto a utilizzare una bruttissim­a espression­e, il cosiddetto «distanziam­ento sociale», abbiamo capito che certe sfide si possono vincere solo insieme. «Together».

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