Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Banche, primi accrediti per i ristori Fir
Dopo la partenza degli indennizzi venerdì, i rimborsi iniziano ad arrivare sui conti correnti Calvetti: «Acconti giunti a cinque risparmiatori. L’operazione continuerà così fino a dicembre»
Banche, i rimborsi del Fondo indennizzo risparmiatori iniziano ad arrivare sui conti correnti degli azionisti azzerati. A dare notizia, ieri, dei primi ristori materialmente accreditati ai risparmiatori è stato l’avvocato trevigiano Sergio Calvetti. «Sono una settantina i nostri risparmiatori interessati da questa prima tranche di rimborsi partita venerdì - dice il legale - con trasferimenti già per un milione di euro. Di questi, cinque ci hanno comunicato di aver ricevuto martedì l’accredito sul conto corrente». L’elemento segnala il passo finale in avanti, dopo anni di attesa, nella vicenda dei risparmiatori azzerati delle ex popolari venete messe in liquidazione tre anni fa.
Dopo la riunione della commissione tecnica del ministero dell’economia di giovedì scorso, che aveva deciso di procedere con l’acconto del 40% sul ristoro stabilito (il 30% del valore del prezzo d’acquisto delle azioni), altri risparmiatori facenti capo ad altre associazioni sono in attesa di ottenere in questi giorni i primi accrediti, com’è nel caso dell’associazione Ezzelino, che per sabato mattina sta organizzando un’assemblea con i risparmiatori a cui invitare i rappresentanti del governo Federico D’incà, Alessio Villarosa e Daniele Pesco dei Cinque stelle.
«Era importante la partenza dei primi rimborsi, perché da un lato si rompono gli indugi sui continui dubbi e soprattutto si dimostra che c’è la cassa a disposizione per pagare», sostiene Calvetti. Lunedì poi si è tenuta una videoconferenza con i membri della Commissione tecnica per fare il quadro della situazione. I bonifici riguardano in questa prima fase domande già validate e presentate con il regime forfetario entro il limite di reddito dei 35 mila euro e con rimborso fino a 50 mila euro, per cui le norme relative al Fir prevedono la priorità nei pagamenti.
«Fino a dicembre saranno pagate con l’anticipo le domande di rimborso nel regime forfetario. Ci sono già oltre trentamila domande pronte e per altrettante sono partite le richieste di integrazione dei documenti ai risparmiatori. Poi da fine anno in avanti si procederà anche con i rimborsi per le richieste di ristoro per le domande presentate con gli arbitrati». Quelle in sostanza che non rientrano nei limiti di reddito dei 35 mila euro e del patrimonio mobiliare di centomila euro.
Intanto andrà risolto anche il nodo che si sta presentando per le domande forfettarie presentate facendo leva però sul parametro di patrimonio mobiliare inferiore i centomila euro. L'agenzia delle entrate, è emerso lunedì, ha infatti fatto emergere la necessità di una correzione normativa che per stabilire precisamente i dati a cui far riferimento per fissare il valore del patrimonio, tra l’altro non immediatamente reperibili (sono distribuiti tra banche, Agenzia delle entrate e Inps) in chiave di controlli.
Nel frattempo su un piano parallelo Calvetti è pronto ad andare avanti sulle cause civili collettive contro Kpmg e Pwc, le società di revisione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
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L’avvocato
Era importante partire: i pagamenti in atto mostrano che i soldi ci sono