Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Kioene, l’orgoglio non basta: vince Perugia
I bianconeri partono bene poi cedono. Volpato fiducioso: «Abbiamo lottato fino alla fine»
Un’ora e 17 minuti, per certificare quello che già si sapeva. La Kioene cede 3-0 a Perugia, contro un’autentica corazzata che non ha avuto difficoltà a mettere subito in chiaro i rapporti di forza. Partita senza storia, tenuta in bilico solo nel terzo set. Al Palabarton Padova subisce i colpi di Leon e di Plotnytskyi, decisivo nei momenti chiave. I bianconeri ci hanno provato più volte, ma la grande efficienza in attacco e al servizio degli umbri fa la differenza. E dire che l’avvio è molto promettente per la Kioene che va pure in vantaggio sul 13-11 con
Stern. Qualche errore al servizio dei bianconeri apre, però, la strada al sorpasso di Perugia, con Cuttini costretto a correre ai ripari chiedendo time out sul 18-16. Da quel momento la Kioene fatica ad essere precisa e a mandare le squadre al cambio campo è un ace dell’ex Travica. Nel secondo set Leon e Plotnytskyi sprintano (11-8) e l’errore in attacco di Stern porta Padova a chiedere il time out sul 14-9. Perugia difende molto e questo consente ai padroni di casa di poter ricostruire l’azione, tanto che Cuttini manda in campo Milan per Bottolo sul 16-9, ma ormai la Sir è scappata. Il primo set ball arriva sul 24-13, ma è la diagonale di Ter Horst a mandare le squadre al cambio campo con il punto del 25-14. Sul 2-0 c’è aria di de profundis per Padova. La Kioene mette in campo quantomeno l’orgoglio, in un parziale equilibrato e pass in vantaggio sul 16-17 dopo il muro vincente di Vitelli. Dopo il time out sono Leon e Plotnytskyi a riportare Perugia avanti (23-20) e a chiudere la sfida è l’ace di Plotnytskyi: «Non siamo riusciti ad essere esuberanti come nelle precedenti sfide – ammette il capitano Marco Volpato - e nel secondo set abbiamo accusato un calo. Ma non ci abbattiamo: nel terzo set abbiamo lottato fino all’ultimo pallone e questo è molto importante per il gruppo».