Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fontana «commissariato» da Salvini? Lui: «È falso»
Solo alcuni giorni fa Lorenzo Fontana sfoggiava su Facebook l’ultimo regalo della moglie Emilia: la Somma Teologica di Tommaso D’aquino. Così, quando su Il Foglio di ieri è apparso un retroscena in cui veniva riportata una battuta al veleno del leader della Lega, Matteo Salvini, indirizzata all’amico nonché commissario del partito in Veneto – «Bisognerebbe leggere qualche libro di filosofia in meno e ascoltare un po’ di più i territori» – è suonato in qualche modo verosimile. Fontana smentisce categoricamente che il Capitano abbia mai detto nulla di simile nell’incontro di cui parlava il quotidiano, avvenuto dopo le Regionali. Un incontro dove pure ci sarebbe stata qualche tensione tra Fontana e altri leghisti – ma non Salvini – cui il vicesegretario federale avrebbe rimproverato di non leggere a sufficienza. In ogni caso Fontana smentisce anche, con altrettanta forza, che Salvini sia in qualche modo scontento di come stia andando la Lega in Veneto, più che doppiata dalla lista Zaia, al punto da affiancargli un suo uomo – identificato da Il Foglio nel comasco Eugenio Zoffili, attuale commissario in Sardegna – in un ruolo che sarebbe quasi un commissario del commissario. «Totale follia, tutto inventato – assicura Fontana –. Mi sono per altro appena visto con Salvini, tra noi non c’è alcun tipo di problema». E, in serata, Salvini specifica che con Giorgetti e Zaia non c’è alcuna distonia. Lo schema, assicurano i colonnelli leghisti veneti, resta quello annunciato da Salvini stesso la settimana scorsa a Venezia: «Tramonta l’era dei commissari e si torna all’elezione dei segretari di sezione, provinciali e del segretario regionale». In quest’ordine. Tempo stimato per il rinnovo dei vertici: un anno. Che la macchina democratica interna si sia messa in moto, spiegano i colonnelli di cui sopra, è dimostrato dall’arrivo, giusto ieri, dei moduli per il trasferimento dalla Lega Nord alla Lega per Salvini premier. Niente pdf online, un modulo cartaceo da presentare compilato e di persona in sezione. Dal vivo si consegnerà la vecchia tessera e se ne riceverà una nuova con, vergata, l’anzianità di militanza originaria. Ma le tensioni all’interno del magico duo Salvinifontana? Gli attriti dopo le Regionali che hanno catapultato Luca Zaia su Marte con consensi stellari lasciando al palo tanti fedelissimi stipati nella lista ufficiale? In Veneto negano tutti, recisamente ma qualche stilla di veleno filtra con una premessa: Zoffili? Ma figuriamoci! Nel caso sarebbe un veneto. Nel Padovano notano che chi parlava di Andrea Ostellari come uomo forte al posto di Fontana ora tace dopo le appena 2.500 preferenze raggranellate da Paola Ghidoni, sponsorizzata proprio da Ostellari. Smentite a parte, l’aria da redde radionem si respira comunque, e non solo in Veneto. A masticare amaro sembrano essere proprio i vertici federali, da Giancarlo Giorgetti in giù, preoccupati, riporta Il Foglio, dal cerchio magico intorno a Salvini, a partire dagli uomini dietro «la bestia» mediatica. (a.c.-m.za.)