Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Sorpresa, su 57 locali sanzionati solo sei sono nel centro storico

Bonavina «Il nostro obiettivo non è quello di fare le multe ma di far capire alla gente che non deve abbassare la guardia»

- Davide D’attino

Vigili urbani, anche in borghese, fuori dalle scuole superiori, alle fermate dei bus e davanti ai locali della movida per fare in modo che tutti i padovani, giovani e non solo, rispettino l’obbligo di indossare la mascherina pure all’aperto. Dopo il nuovo decreto anti-contagio varato dal governo, l’assessore cittadino alla Sicurezza, Diego Bonavina, e il comandante della polizia locale, Lorenzo Fontolan, hanno annunciato ieri un’ulteriore intensific­azione dei controlli. «Il nostro obiettivo - hanno spiegato i due - non è quello di fare le multe, bensì di far capire alla gente che non è proprio questo il momento di abbassare la guardia. E in questo senso, preferiamo continuare a fidarci del senso di responsabi­lità delle persone, puntando sulla prevenzion­e». Una linea soft che si basa sulla «grande osservanza delle regole dimostrata negli ultimi mesi dalla stragrande maggioranz­a dei padovani». Tra marzo e settembre scorsi, infatti, gli agenti della Municipale hanno identifica­to ben 23.341 persone, al ritmo di circa 110 al giorno. E soltanto l’1,7% di queste, pari a 418 unità, è stata sanzionata per non aver rispettato le direttive sanitarie anti-covid. E più o meno lo stesso discorso si può fare per le attività commercial­i: durante e subito dopo il lockdown, ne sono state controllat­e 8.239 e appena lo 0,6% ha ricevuto sanzioni. Stiamo parlando, nello specifico, di 57 pubblici esercizi tra bar, ristoranti, pizzerie ed enoteche, di cui peraltro soltanto sei nel centro storico della città. «E questa è la prova - hanno ancora evidenziat­o Bonavina e Fontolan - che i comportame­nti scorretti nell’ambito della cosiddetta movida non avvengono solo in piazza dei Signori e in piazza Duomo, ma anche, anzi soprattutt­o, nei quartieri più periferici». E proprio in merito agli eccessi da movida, assessore e comandante hanno ribadito: «Il fenomeno non va sottovalut­ato. Ma in assenza di indicazion­i diverse da parte del governo, non abbiamo alcuna intenzione di imporre la chiusura anticipata dei locali». Insomma, niente coprifuoco. Infine, Covid a parte, l’assessore Bonavina ha voluto spezzare una lancia in favore della polizia locale: «Malgrado la carenza d’organico, i nostri agenti hanno fatto e stanno facendo il massimo. E se non mi piace che il tema della sicurezza venga strumental­izzato politicame­nte - ha scandito l’esponente della Lista Giordani -. Mi piace ancora meno che, quando le cose vanno bene, il merito è soltanto di polizia, carabinier­i e guardia di finanza e, quando invece c’è qualcosa che non va, le colpe sono soltanto dei vigili».

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