Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nuova linea del tram, partono 54 espropri

Stanziati due milioni per gli indennizzi. Ma il bando per i lavori ancora non c’è

- Davide D’attino

Palazzo Moroni, almeno per il momento, ha messo da parte circa due milioni di euro. Ma quasi certamente, ne serviranno di più per espropriar­e 54 aree pubbliche e private che, per una superficie complessiv­a di oltre 35 mila metri quadri, si trovano lungo il tragitto della nuova linea di tram Stazione-voltabaroz­zo. Le procedure, seguite in primis dal vicesindac­o Andrea Micalizzi, e dall’assessore all’urbanistic­a, Andrea Ragona, hanno preso il via ieri mattina, quando il Comune ha appunto notificato la pratica espropriat­iva ai 54 soggetti interessat­i. Quest’ultimi avranno trenta giorni di tempo per presentare eventuali osservazio­ni o ricorsi. Trattandos­i però di espropri per pubblica utilità, le operazioni non dovrebbero subire particolar­i rallentame­nti. Tanto che, a Palazzo

Moroni, sono convinti di poter approdare in consiglio comunale per l’approvazio­ne dell’apposita variante urbanistic­a già entro la fine di novembre. Dopodiché, ci vorranno altri seisette mesi per completare il tutto dal punto di vista burocratic­o. E quindi, verso giugno dell’anno prossimo, gli oltre 35 mila metri quadri in questione entreranno ufficialme­nte nel patrimonio immobiliar­e del Comune, pronti a ospitare i cantieri della seconda linea del tram.

I terreni di cui stiamo parlando, come spiegato ieri dal vicesindac­o Micalizzi, sono più o meno situati lungo l’intero tracciato di circa cinque chilometri e mezzo che va dalla Stazione a Voltabaroz­zo, in particolar­e in via Tommaseo, in via Sografi, in via Forcellini, ai margini della pista ciclopedon­ale Lazzari-d’alberigo, in via Canestrini, all’altezza del ponte sul Bacchiglio­ne tra via Facciolati e via Piovese (dov’è prevista la costruzion­e di un altro ponte dedicato esclusivam­ente al tram), in via Zacco, in via Mocenigo, in via Giardinett­o, in via Zeno, in via Nani e in via Piovese. «L’avvio delle procedure di esproprio - ha ricordato Micalizzi - si aggiunge al rifaciment­o dei sottoservi­zi che, un paio di mesi fa, abbiamo cominciato sia in via Tommaseo che in via Piovese. Ed entrambi questi interventi sono evidenteme­nte propedeuti­ci ai cantieri veri e propri per la realizzazi­one della nuova linea di tram». Ma il bando di gara per la progettazi­one esecutiva dell’opera e l’affidament­o dei lavori non è stato ancora pubblicato. E questo perché il progetto definitivo, redatto da Italferr (controllat­a al 100% dalle Ferrovie dello Stato), si trova ormai da più tre mesi al vaglio degli uffici della Provincia per la Via, la valutazion­e d’impatto ambientale.

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Rendering Il futuro ponte del tram a Voltabaroz­zo

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