Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nuova linea del tram, partono 54 espropri
Stanziati due milioni per gli indennizzi. Ma il bando per i lavori ancora non c’è
Palazzo Moroni, almeno per il momento, ha messo da parte circa due milioni di euro. Ma quasi certamente, ne serviranno di più per espropriare 54 aree pubbliche e private che, per una superficie complessiva di oltre 35 mila metri quadri, si trovano lungo il tragitto della nuova linea di tram Stazione-voltabarozzo. Le procedure, seguite in primis dal vicesindaco Andrea Micalizzi, e dall’assessore all’urbanistica, Andrea Ragona, hanno preso il via ieri mattina, quando il Comune ha appunto notificato la pratica espropriativa ai 54 soggetti interessati. Quest’ultimi avranno trenta giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni o ricorsi. Trattandosi però di espropri per pubblica utilità, le operazioni non dovrebbero subire particolari rallentamenti. Tanto che, a Palazzo
Moroni, sono convinti di poter approdare in consiglio comunale per l’approvazione dell’apposita variante urbanistica già entro la fine di novembre. Dopodiché, ci vorranno altri seisette mesi per completare il tutto dal punto di vista burocratico. E quindi, verso giugno dell’anno prossimo, gli oltre 35 mila metri quadri in questione entreranno ufficialmente nel patrimonio immobiliare del Comune, pronti a ospitare i cantieri della seconda linea del tram.
I terreni di cui stiamo parlando, come spiegato ieri dal vicesindaco Micalizzi, sono più o meno situati lungo l’intero tracciato di circa cinque chilometri e mezzo che va dalla Stazione a Voltabarozzo, in particolare in via Tommaseo, in via Sografi, in via Forcellini, ai margini della pista ciclopedonale Lazzari-d’alberigo, in via Canestrini, all’altezza del ponte sul Bacchiglione tra via Facciolati e via Piovese (dov’è prevista la costruzione di un altro ponte dedicato esclusivamente al tram), in via Zacco, in via Mocenigo, in via Giardinetto, in via Zeno, in via Nani e in via Piovese. «L’avvio delle procedure di esproprio - ha ricordato Micalizzi - si aggiunge al rifacimento dei sottoservizi che, un paio di mesi fa, abbiamo cominciato sia in via Tommaseo che in via Piovese. Ed entrambi questi interventi sono evidentemente propedeutici ai cantieri veri e propri per la realizzazione della nuova linea di tram». Ma il bando di gara per la progettazione esecutiva dell’opera e l’affidamento dei lavori non è stato ancora pubblicato. E questo perché il progetto definitivo, redatto da Italferr (controllata al 100% dalle Ferrovie dello Stato), si trova ormai da più tre mesi al vaglio degli uffici della Provincia per la Via, la valutazione d’impatto ambientale.