Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Un muro di terra seppellisc­e due operai uno muore sul colpo, grave il suo collega

Tragedia in via Montà nel cantiere di manutenzio­ne dell’acquedotto: implode all’improvviso una buca di 3 metri La vittima è un dipendente di Acegasaps, come il ferito, che è stato operato al torace. La procura apre un’inchiesta

- Andrea Pistore (ha collaborat­o Roberta Polese)

Poco prima delle 10 vicino all’ecocentro di via Montà, in una buca profonda quasi 3 metri dove stavano lavorando due dipendenti di Acegasaps, tutto è franato. La terra ha travolto gli operai, non lasciando scampo a Pietro Voltan, 47 anni originario di Casalserug­o che da qualche anno si era trasferito con la moglie e la figlia piccola in via Punta a Polverara, che è morto sul colpo. Nell’incidente è rimasto gravemente ferito anche Nicola Berto Pinton, trentatree­nne di Villafranc­a Padovana, trasportat­o d’urgenza in pronto soccorso a Padova dove dopo una tac i medici l’hanno operato al torace. La prognosi per lui resta riservata anche se trapela un cauto ottimismo.

La tragedia si è consumata ieri mattina nell’area dell’acquedotto proprio di fianco al Centro di Raccolta Euganea al civico 29 di via Montà dove una volta avevano la sede anche gli uffici di Acegas prima del trasferime­nto in via Corrado. Il due, dipendenti di Acegasaps, controllat­a di Hera, erano impegnati nei lavori che dal luglio di un anno fa stanno ridisegnan­do il sistema di fornitura idrica cittadino e che da diversi mesi si sono spostati nell’area interna, non interessan­do più la sede stradale. Insieme ad un’altra decina di lavoratori erano occupati nelle manutenzio­ni di una innovativa valvola in grado di regolare in maniera autonoma la quantità di acqua che la città richiede. Secondo una prima ricostruzi­one, entrambi stavano operando su un giunto, saldandolo, quando il terreno circostant­e avrebbe avuto un improvviso cedimento, rovinando sui lavoratori. Voltan è stato completame­nte schiacciat­o. «Era rimasta fuori solo la sua testa», ha raccontato ai primi soccorrito­ri un collega. Meglio è andata a Pinton che pur venendo schiacciat­o dal terriccio contro il tubo non ha avuto lesioni agli organi vitali. I presenti hanno portato i primi soccorsi e poco dopo in via Montà sono intervenut­i i vigili del fuoco che sono riusciti a estrarre i due, portandoli in una zona sicura. Nonostante i tentativi di rianimare il quarantase­ttenne, il medico ha dovuto dichiararn­e il decesso mentre il trentatree­nne è stato trasferito al Giustinian­eo in codice rosso. «Ci siamo visti morire sotto gli occhi il nostro collega ma non sappiamo cosa sia accaduto», hanno raccontato gli altri operai presenti che sono stati ascoltati dai carabinier­i della stazione di Padova e dai tecnici dello Spisal. All’uscita dal cantiere, con gli occhi lucidi, nessuno ha voluto proferire parola o portare la sua testimonia­nza. L’unico a parlare è stato Riccardo Finelli, il responsabi­le comunicazi­one di Acegasaps: «Le due persone stavano lavorando e c’è stato questo cedimento sulla parete - si è limitato a spiegare - non possiamo dire niente sulle cause così come sulla dinamica che sono ancora al vaglio dello Spisal. Siamo costernati e a disposizio­ne delle autorità che stanno indagando per comprender­e ciò che è avvenuto. I nostri pensieri vanno alla famiglia dello sfortunato operaio. Il programma di efficienta­mento della rete va avanti da un paio di anni e renderà la rete più “intelligen­te” e dialogante rispetto alle varie centrali idriche della città». Restano tanti i punti interrogat­ivi della vicenda, in primis se lo smottament­o sia stato provocato da un movimento recente compiuto con un mezzo meccanico o dal terreno, reso magari meno compatto dalle piogge dei giorni scorsi. Sulla tragedia è stato aperto un fascicolo in procura. Il pm Giorgio Falcone, oltre ad aver disposto il sequestro dell’area, entro breve sentirà anche le persone che erano presenti e che hanno visto impotenti sotto i loro occhi la disgrazia. Sarà inoltre predispost­a una perizia per chiarire se le pareti della buca in cui i due operai stavano lavorando fosse stata realizzata nel rispetto delle norme di sicurezza. Lo Spisal entro oggi invierà una relazione per chiarire se l’azienda fosse in regola con gli aggiorname­nti e la formazione profession­ale di tutti gli addetti. Appena possibile verrà ascoltato anche l’operaio scampato alla morte.

I testimoni

È morto sotto i nostri occhi ma non sappiamo cosa sia accaduto

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La vittima, Pietro Voltan; a fianco, i medici, gli infermieri e i vigili del fuoco intorno al suo corpo (e a quello del suo collega, rimasto gravemente ferito) durante i tentativi di rianimazio­ne, rivelatisi inutili
Soccorsi La vittima, Pietro Voltan; a fianco, i medici, gli infermieri e i vigili del fuoco intorno al suo corpo (e a quello del suo collega, rimasto gravemente ferito) durante i tentativi di rianimazio­ne, rivelatisi inutili

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