Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Libertà di tavolino fino a fine anno (anche con funghi riscaldanti)
Plateatici, firmata l’ordinanza del Comune Chiude Graziati, ma solo per rinnovare
Adesso è davvero ufficiale. Ieri infatti, recependo una norma già contenuta nel Decreto Agosto varato dal governo, il sindaco Sergio Giordani ha firmato l’ordinanza che permetterà a tutti i pubblici esercizi di Padova, a cominciare da quelli del centro storico, di continuare a godere gratuitamente dell’ampliamento del loro plateatico fino al 31 dicembre. E non più, come si era stabilito in origine, fino al 31 ottobre. La proroga di ulteriori sessanta giorni, che peraltro potrebbe diventare definitiva per una buona parte degli oltre 260 locali cittadini che ne stanno già beneficiando da circa quattro mesi, è stata preventivamente condivisa dall’assessore comunale al Commercio e ai Tributi, Antonio Bressa, e dal capo della Soprintendenza, Fabrizio Magani, con l’obiettivo di fornire un sostegno aggiuntivo a quelle attività (tra bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie ed enoteche) che più hanno sofferto durante il lungo periodo di lockdown dovuto all’emergenza coronavirus. Tanto che, per far fronte all’abbassarsi delle temperature, si è anche deciso di concedere l’adozione dei cosiddetti funghi riscaldanti. «Nell’ordinanza - fa poi notare lo stesso Bressa - abbiamo voluto inserire un’ulteriore agevolazione. Nel senso che la proroga sarà automatica, quindi senza la necessità di nuove carte burocratiche, per quei pubblici esercizi che vorranno usufruirne fino al termine di quest’anno. Quelli invece che, per qualsiasi ragione, vorranno smontare il loro plateatico, dovranno comunicarcelo per tempo, così magari si libereranno alcuni spazi per qualche altro locale». L’assessore, in particolare, si riferisce a quei bar che, per le loro dimensioni piuttosto contenute, non hanno mai fatto richiesta di sedie e tavolini all’aperto e che da ieri, in base all’ultimo Dpcm del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, sono di fatto obbligati a interrompere il servizio alle 21. «Stiamo parlando - spiega ancora Bressa - di quei piccoli locali che si trovano soprattutto nella zona del Ghetto e che, non avendo posti a sedere né all’interno né all’esterno, sono praticamente costretti a non lavorare dalle nove di sera in poi. Per molti di loro, purtroppo, c’è ben poco da fare, visto che le strade in cui si affacciano non possono essere chiuse al traffico. Ma per alcuni altri, si può trovare qualche soluzione per evitare gli assembramenti vietati dal governo e, al tempo stesso, consentire agli esercenti di non interrompere l’attività». Intanto, nuovo Dpcm a parte, va registrato che la centenaria pasticceria Graziati di piazza dei Frutti resterà chiusa per il prossimo mese e mezzo per alcuni lavori di restyling: «Nonostante i tempi difficili dice Fabrizio Graziati - vogliamo dare un segnale di ottimismo e di positività».