Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il ministero chiederà i danni alla coop Edeco
Il ministero dell’interno chiederà i danni per la gestione – illecita, secondo la procura di Venezia – dell’hub di Cona per i richiedenti asilo. Ma lo farà, per il momento, solo nei confronti dei vertici della Edeco, a cui era stato affidato l‘incarico, e alla stessa coop padovana, di cui è stata richiesta la chiamata in causa come responsabile civile. Ieri mattina l’udienza di fronte al gup veneziano Francesca Zancan è stata dedicata alle parti civili. Sono stati ammessi l’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione e il Viminale, appunto, che però non si è costituito contro i propri dipendenti: a processo ci sono l’ex prefetto di Venezia Carlo Boffi (un secondo, Domenico Cuttaia, è stato stralciato per motivi formali ma sarà riunito più avanti), l’ex vicario Vito Cusumano, la dirigente Paola Spatuzza e i funzionari Rita Francesca Conte, Luciano Giglio e Gabriele Ballarin. L’avvocatura ha detto che in caso di condanna verrà contestato un danno erariale alla Corte dei Conti.
Il Viminale punta a chiedere i danni dunque al padovano Simone Borile, dominus della Edeco, alla moglie Sara Felpati, al presidente del cda Gaetano Battocchio e alla consigliera Annalisa Carraro. Questi ultimi sono accusati in primis di frode in pubbliche forniture, mentre i funzionari statali di aver anticipato le ispezioni che dovevano essere a sorpresa. (a. zo.)