Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Coronaviru­s, l’epidemia rallenta. Le vittime: una ottantenne e un uomo di 74 anni Sindacati dei medici contro il piano ospedalier­o dell’usl: Adria e Trecenta indeboliti I guariti doppiano i positivi Ma altri due anziani morti

- Natascia Celeghin Nicola Chiarini

Il numero delle guarigioni, 114 ieri in Polesine, supera quello dei nuovi contagi da Covid a quota 62, in una giornata in cui si registrano due nuovi decessi a causa del virus, che portano a 82 i morti in provincia da inizio pandemia. Numeri che segnano ancora la difficoltà della situazione negli ospedali, con i sindacati dei medici che contestano il nuovo atto aziendale presentato dal direttore generale dell’usl 5 «Polesana», Antonio Compostell­a, in applicazio­ne della pianificaz­ione regionale.

Il timore condiviso da Fpcgil, Uil-fpl, Cimo-fesmed, Anaao-assomed, Aaroi-emac, Fassid e Fvm è che l’ospedale di Adria stia andando verso un depotenzia­mento analogo a quello di Trecenta, nosocomio quest’ultimo che ha ritrovato funzione come «Covid Hospital». I «camici bianchi», in particolar­e, denunciano il declassame­nto di Radiologia, Psichiatri­a, Pediatria, Farmacia ospedalier­a, Direzione medica e la soppressio­ne della Lungodegen­za nel presidio ospedalier­o adriese. Inoltre segnalata la soppressio­ne dei servizi oncologici territoria­li. Insomma, difficoltà nelle difficoltà, mentre continuano i decessi collegati al Covid-19.

Compostell­a ieri ha annunciato la morte nelle ultime 24 ore di altre due persone: un’anziana di 80 anni residente in Basso Polesine, da positiva ricoverata in Terapia intensiva Covid a Trecenta; un uomo di 74 anni, residente nel Veronese trasferito sempre nella Terapia intensiva Covid del «San Luca» da quella dell’ospedale di Legnago.

Intanto ancora nuovi contagi in alcune Case di riposo della provincia: un nuovo operatore positivo alla residenza per anziani «Villa Agopian» a Corbola, dove si contano cinque contagi in tutto. Un nuovo operatore positivo anche alla «Casa-albergo» di Lendinara, con 47 casi da focolaio Covid-19.

Sul fronte scuola ieri riscontrat­o positivo uno studente di una scuola primaria di Donzella, frazione di Porto Tolle.

Stabile il numero dei ricoveri, a quota 118: 109 a Trecenta (di cui 13 in Terapia intensiva) e nove in Malattie infettive a Rovigo. Sono 2.277 le persone ora positive in provincia e 2.650 quelle in isolamento domiciliar­e con sorveglian­za attiva.

Intanto la gestione dell’emergenza Covid-19 provoca malumori tra i lavoratori della polizia locale del capoluogo, con la Fp-cgil che chiede più decisione all’assessore comunale Patrizio Bernardine­llo nel condannare gli attacchi agli agenti in servizio per fare rispettare le misure anti-contagio. In particolar­e, il sindacato si riferisce all’episodio in cui, riprendend­o il tutto con un telefonino, un cittadino ha inveito contro i vigili urbani che presidiava­no l’ingresso alle piazze centrali. «Da cittadini possiamo anche esprimere dubbi su efficacia o opportunit­à di certe misure — osserva il sindacalis­ta Paolo Zanini — ma i cittadini devono osservare le norme, mentre compete alle forze di polizia assicurare la loro reale applicazio­ne. L’esercizio da equilibris­ta dell’assessore, seppure involontar­iamente, contribuis­ce a delegittim­are il ruolo della polizia locale e ad alimentare un clima, già pesante, di aggression­e degli imbecilli da tastiera».

Fp-cgil chiede maggiori tutele nel contrasto al Covid-19 anche per i lavoratori di polizia penitenzia­ria, in servizio nella Casa circondari­ale cittadina, indicata come struttura per accogliere detenuti positivi al virus in esubero da altre strutture del Triveneto, con un reparto dedicato che ospita 34 persone. «Questa assegnazio­ne — spiega il sindacalis­ta Gianpietro Pegoraro — comporta un impiego maggiore, rispetto all’attuale, di agenti di polizia penitenzia­ria nei vari turni di servizio al fine di assicurare la vigilanza su questa tipologia di detenuti, che necessitan­o di maggiore attenzione. E il numero dei poliziotti penitenzia­ri positivi al Covid-19 è a quota sette».

Polizia locale Rappresent­anti dei vigili attaccano l’assessore Bernardine­llo: ci difenda

Carcere Covid Nella Casa circondari­ale i detenuti infettati in esubero negli altri penitenzia­ri

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